Se avessi capito che la squadra non era con me, sarebbe stato meglio dimettersi. Ci sono tante soluzioni quando vai dalla proprietà, dimettersi e non.

Sulla partita

Mi sono piaciute tante cose, abbiamo giocato da squadra, facendo bene anche a cinque. Dobbiamo migliorare ma siamo vivi, ho solo un attaccante di ruolo: che dobbiamo fare di più? Abbiamo solo Petagna, così è difficile giocare ogni 3 giorni.

Sulle polemiche

Io qui prendo schiaffi a destra e a manca, vengo massacrato giornalmente.E’ difficile, si smanetta tanto e ai giocatori qualcosa rimane: io non leggo nulla, mi manda qualcosa il mio avvocato. Io devo lavorare, mi tocco le parti sotto, magari perdo le prossime e sono di nuovo in discussione. Ci vuole serietà. La tarantella va avanti da un mese, si parla che sono un maleducato, che sto morendo, della mia pescheria, che sono incapace… Quel che accade è anomalo, se i tifosi da tastiera non hanno nulla da fare non è un mio problema ma gente conosciuta che lavora qui da tanti anni ha fatto offese gratuite.

Sul rapporto con il Presidente De Laurentis.

Con il Presidente ho un buon rapporto. Porto rispetto perché è una persona più grande di me ed è il mio titolare di lavoro. Ma qui si poteva gestire meglio la situazione. Non nascondo che sono deluso. Io non ho mancato di rispetto a nessuno. Non ho ascoltato voci e neanche qualche squadra che era interessata a me. Soltanto questo“.

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