Alla vigilia di Lazio-Napoli, match valido per la 19a giornata di Serie A, il Mister azzurro Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa:

Dobbiamo continuare così, commettere meno errori, giocare da squadra, dare continuità, migliorando il palleggio. Col Parma e con l’Inter sembrano due squadre diverse, iniziamo a stare meglio fisicamente, a palleggiare e giocare come piace a me, dobbiamo continuare così.

È chiaro che affrontiamo una squadra che da mesi fa bene, ha iniziato male, faceva fatica, non giocava il calcio che voleva ma s’è ripresa, questo può esserci utile anche a noi, ci servono dei risultati per darci la mentalità giusta.

Meret? Ha commesso un errore, come altri giocatori, vediamo domani. Domani scelgo, ma siamo una squadra, non si tratta di esclusioni. Non capisco perché con Ancelotti giocava due partite Meret o due Ospina, ho due portieri validi, anzi pure Karnezis è bravo e valutiamo gara dopo gara. Meret è il titolare. Due giorni non si è allenato. Vediamo domani chi giocherà.

Demme? Quando sarà ufficiale, ne parleremo. Non voglio parlarne, sarebbe una mancanza di rispetto verso i miei giocatori. Di lui parla la storia, da anni capitano del Lipsia, primo in classifica, tante gare in Champions. Ne parleremo, poi quando arriverà vi dirò le caratteristiche. Come idolo ha me, ma avremo modo di parlarne.

Alla squadra serve serenità, serenità. I dati sono confortanti, stiamo crescendo.

Fabian ancora al centro? Lo vedremo domani, i giocatori fanno ciò che chiedo, sento tanti discorsi sulle multe, ma la squadra sta sul pezzo, io non regalo niente a nessuno e c’è grande entusiasmo ed anche rammarico per i risultati, ma entusiasmo per ciò che proponiamo, gente che sta 5-6 ore nella struttura per curarsi. Io non vedo tutte le problematiche che leggo. Tante cose non sono corrette da scrivere.

Comincio a vedere che le cose su cui lavoriamo stanno venenedo fuori, dobbiamo continuare, senza pensare, ma vedo voglia ed entusiasmo. Inizio a vedere ciò su cui lavoriamo.

Koulibaly? Ha lavorato 3 giorni, non ci possiamo permettere un’altra ricaduta, ieri abbiamo fatto una risonanza e c’è ancora un po’ di edema, non possiamo rischiare. Sappiamo tutti la sua importanza ma non posso mettere giocatori che rischiano poi di stare 2-3 mesi fuori, mi piace tutelare i miei giocatori. Lunedì inizieremo ad alzare la velocità e vediamo se potrà scendere in campo.

Troppe ripartenze subite? Io le ho viste col Parma, con l’Inter invece loro uscivano dalla pressione e noi non chiudevamo bene centralmente, ma è merito della qualità dell’Inter. Le ripartenze le abbiamo subite col Parma, la Lazio non deve avere profondità, ci arrivano con le verticalizzazioni, palleggiando bene e poi trovando la profondità di Immobile.

Se avessi visto una squadra morta, sarei venuto qui e l’avrei detto, mica racconto barzellette. Io vedo grande voglia, ma serve un filotto importante e muovere la classifica. Questa squadra non può pensare di avere una classifica così, ha dei valori, giocatori importanti anche se bisogna metterli nelle condizioni migliori, anche come tranquillità.

Mertens? Torna martedì sera, è in Belgio col fisioterapista della Nazionale per curarsi.

Fabian e mercato? È un giocatore importante, dal grande futuro, molto forte, ma dal primo giorno ho detto che mi piace lavorare con le coppie, ogni ruolo. Giochiamo a 3 e ne siamo 4, Gaetano non ha mai giocato lì, ne abbiamo quindi 4 di ruolo, per le coppie ne mancano 2. Fabian è chiaro, preferisce più giocare da mezzala, ma facciamo di necessità virtù anche se con l’Inter ha fatto a tratti buone cose, è chiaro che serve del tempo ed alcune cose non le ha, perciò cerchiamo i doppi ruoli. Quando hai tutti i doppi ruoli ti alleni meglio, c’è competitività, qualcuno dà di più…

Lozano? È molto molto forte, ha fatto 42 gol in due anni, ma deve riempirsi, ha bisogno di scattare continuamente. Non riesce a dare continuità alla corsa, alla velocità, deve crescere come gamba, appena sarà brillante ci aiuterà. 

Io ho visto un grande Di Lorenzo, al di là della scivolata, ha combattuto con uno difficile da marcare come Lukaku, sono molto soddisfatto. 

Callejon? Ora gioca nel suo ruolo, con Sarri in quegli anni c’era una macchina perfetta, giocava alla playstation e questi giocatori si sono esaltati con questo metodo. Dal 70′ non riesce ad esprimere più forza, dobbiamo migliorare in questo, a dare continuità. 

Giocare da provinciale? Se avessi la certezza di fare punti lo farei, ma noi non abbiamo la fisicità e la mentalità per giocare da provinciali. Io sto dalle 8 qui, da mezzanotte ci penso non riuscendo a dormire. Ci ho pensato, ma devi essere sicuro, altrimenti non fai né quello né quello. Ti puoi abbassare un po’, di 10 metri, ma devi far male lì, e se non hai gamba non ci arrivi. 

Ghoulam? Ha spinto tanto nei miei primi 10 giorni, adesso ha un nuovo piccolo problema. Due giorni fa ha ripreso a correre e a stare coi preparatori atletici. Si è fermato per un problema fisico. 

De Laurentiis? Parliamo tutti i giorni, mi fa domande, io le faccio a lui, c’è grande stima, parliamo di tutto. 

Dobbiamo giocare col portiere oggi, il cui ruolo è cambiato. Ora dà la superiorità numerica, e ci abbiamo provato. Non sono d’accordo sul problema dei centrali, lo è anche dei terzini e del vertice basso. Dobbiamo farci vedere e muoverci in maniera corretta, avendo voglia di giocare. Se uno di questi calciatori non vuole la palla, fai fatica. In questo momento abbiamo bisogno di lavorarci ancora.

Calciomercato? Quando dico che parlo con direttore e presidente, è così. I calciatori bisogna sceglierli se sono funzionali a come vogliamo giocare. Non dobbiamo prenderli perché sono bravi, ma perché corrispondono a come vogliamo giocare. C’è un confronto giornaliero. Ho la fortuna di avere persone come Giuntoli, con le quali parliamo, si smanetta ore e ore per guardare quello che stiamo cercando. Possiamo fare buone cose.

Perché venire a Napoli? Bisogna amare quello che si fa, fai quello che da piccolo era un gioco e ora è un lavoro con tanti soldi, sebbene con sacrifici. Siamo dei privilegiati e non dobbiamo dimenticarlo. Dobbiamo baciare per terra per la fortuna, poi bisogna lavorare con serietà e non bisogna accontenarsi. La voglia, bisogna venire al campo con voglia e far fatica. Questo dico sempre ai miei. Tanti anni fa bastava essere bravo a livello tecnico e non fisicamente, oggi no. Il motore deve essere sempre lucido e chiedo questo ai miei. Voglio impegno. Posso accettare anche qualche sciocchezza e mancanza in qualche serata, ma al campo bisogna pedalare e avere rispetto di chi lavora, dei compagni. Voglio grande impegno, voglia e senso di appartenenza“.

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