Paulo Dybala, numero 10 della Juventus, è reduce da una stagione non propriamente esaltante.

Tra qualche acciacco e un rendimento in termini realizzativi e di prestazioni a stento sufficienti, l’attaccante si è concesso ai microfoni di Style, magazine mensile del Corriere della Sera.

Ecco le sue principali dichiarazioni:

Sulla vita di un calciatore: “La vita dei giocatori è come un ottovolante: un giorno sei il migliore, quello dopo inutile. Trovare un equilibrio non è sempre semplice. Succede a tutti, anche a campioni come Leo Messi e Cristiano Ronaldo: dopo quello che hanno fatto nella loro carriera vengono ancora criticati certe volte”.

Su Cristiano Ronaldo: “Non se lo aspettava nessuno il suo arrivo. In estate pensavamo che fosse la solita sparata dei giornali. Visto da vicino, Cristiano è un ragazzo semplice. Ha la sua immagine, il suo personaggio, il suo modo di stare in campo. Ma dentro lo spogliatoio è come gli altri e gli piace scherzare con tutti”.

Sulla maglia numero 10: “Quando i dirigenti della Juventus me l’hanno proposta ci ho pensato un po’ su, devo dire la verità, ma un’offerta del genere non si rifiuta. Per me è un onore e una responsabilità. Devo dimostrare di meritarla ogni giorno”.

 

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