Il Pocho Lavezzi aveva espresso un desiderio: «La mia gara d’addio al calcio a Napoli, con il pubblico». Nel breve volgere di poche ore, il Comune ha detto sì. Ciro Borriello, assessore allo sport del comune di Napoli, ha confermato la disponibilità delle istituzioni a concedere al Pocho lo stadio Maradona: «Daremo senza problemi lo Stadio Maradona a Lavezzi per organizzare il suo addio al calcio giocato»

La partita sarà organizzata quando il pubblico potrà tornare allo stadio. Presimibilmente il prossimo autunno. Per il Pocho lo stadio di Diego. Basta un attimo e la lista degli invitati sarà redatta. Foltissima. Il problema sarà depennarne qualcuno altrimenti si dovranno giocare quattro tempi per far entrare in campo tutti. Il matador Cavani può non esserci? Paolo Cannavaro non vorrà mancare. Angel Di Maria, o Sergio Kun Agüero perderanno l’occasione di giocare nello stadio Diego Armando Maradona in una notte stellata. E Zlatan Ibrahimovic? Compagno di squadra del Pocho per quattro stagioni nel Psg? E Marco Verratti potrà mai dire non vengo per la gara di addio del Pocho? E AncelottiHamsik ci sarà: Napoli è casa sua e a Napoli arrivò lo stesso giorno. Il Pocho può mai tenere il connazionale Javier Pastore fuori dalla lista? E se arrivasse l’invito, Lionel Messi che farà sua maestà? “Scusa Pocho non vengo al Maradona, devo arredare la nuova casa a Miami?”. Impensabile.

 «Vorrei fare la mia gara d’addio al calcio a Napoli…» il desiderio dell’attaccante argentino che ha indossato dal 2007 al 2012 la maglia del Napoli. «Ecco per te, Pocho, lo stadio di Diego» la risposta del Comune di Napoli a stretto giro di posta. E la notizia in un attimo fa il giro del mondo. Aurelio De Laurentiis difficilmente potrà esimersi dal ruolo di grande cerimoniere, né Edy Reja e Walter Mazzarri potranno non esserci così come Pierpaolo Marino. Lorenzo Insigne è il Napoli di Oggi. Il caffè lo porta Tommaso Starace.

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