Il Mister del Napoli Gennaro Gattuso e il Capitano azzurro Lorenzo Insigne in conferenza stampa hanno presentato la sfida di Champions di domani sera contro il Barcellona.

Insigne:

La viviamo serenamente, affrontiamo una grande squadra, dobbiamo prepararla nel migliore modo possibile, poi sappiamo che hanno Messi e non solo, anche se il numero 1 è lui e dovremo limitarlo.

Il Napoli se la può giocare, pure a Brescia abbiamo fatto una buona gara, siamo stati bravi a ribaltarla, grazie al mister che ci aiuta sempre nelle difficoltà. E’ una gara difficile, ma la prepariamo al meglio, sappiamo che in campionato non stiamo facendo benissimo ma la Champions ha un altro fascino.

Champions? Cambia l’avversario, ci stiamo lavorando col mister, ma anche in campionato dobbiamo affrontarle come la Champions perché anche col Brescia puoi avere problemi. E’ già capitato pure col Genk, con altre piccole, mentre poi becchi il Liverpool e fai risultato.

Dobbiamo fare bene in entrambe le fasi, è una grande sfida e la prepariamo al 100% seguendo il mister per avere la giusta mentalità, per fare gol, non prenderle e fare una grande gara.

Ho già detto che Messi è il più forte al mondo, ma non voglio fare paragoni, per noi Maradona è tutto, è sacro, ma senza togliere nulla a Messi che è il più forte di tutti.

Mi sento un leader, merito del mister che mi ha dato subito fiducia, l’ho sentito sempre al mio fianco. Da napoletano queste gare le sento molto, ma con l’aiuto di tutti possiamo fare bene

Sappiamo l’ambiente che troveremo, ogni volta non mi abituo a quell’urlo, è un’emozione forte, ma anche i nuovi hanno esperienza e sapranno abituarsi all’atmosfera.

Non c’è paura, altrimenti non fai le cose giuste. Ci dobbiamo provare, affrontiamo grandi campioni ma anche il Liverpool era campione d’Europa, se li affrontiamo al meglio possiamo fare una grande prova.

Dormo, ma il pensiero va alla partita, è un’altra cosa affrontarli in Champions rispetto alle amichevoli.

I tifosi devono aiutarci fino alla fine, ma loro ci danno sempre una grossa mano e lo faranno sicuramente anche domani.

Ancora dobbiamo vedere le clip del Barcellona, ho visto l’ultima partita e hanno concesso qualcosa, dobbiamo essere bravi a sfruttare qualche errore. Non hanno problemi a sostituire Sergi perchè hanno grandi giocatori.

Il Barça è un grande club ma non sono mai stato vicino a trasferirmi, non ho mai avuto questa opportunità.

Non so cosa sia successo nel loro spogliatoio, leggo delle cose come gli altri, ma dopo l’Eibar penso non abbiano problemi, dobbiamo pensare a noi.

Il mister dal primo giorno ci ha dato carica, ci ha fatto sentire la fiducia, i suoi discorsi sono piaciuti a tutti e l’abbiamo seguito tutti, il mister ci tiene tutti sul pezzo e spero continui a darci una mano ogni giorno perché ha esperienza da giocatore e allenatore.

Sono convinto faremo una grande gara, ma sappiamo che sarà difficile, hanno tanti campioni e dovremo ragionare da squadra, solo così si può fare una grande partita, si vince di squadra, non singolarmente. Da me i tifosi si aspettano tantissimo, accetto le critiche, sono sereno, sono sempre venuto fuori da questi periodi e lo sto facendo ancora.

Pensiamo partita per partita, ora c’è il Barcellona, poi ci sarà il Torino per il campionato, se iniziamo a pensare già da ora all’Inter e all’Europeo andiamo fuori di testa“.

Gattuso:

Siamo vicini alle persone contagiate, al governo per quello che sta facendo e speriamo che la problematica possa essere risolta.

Affrontiamo una grande squadra e ringrazio Ancelotti e la squadra perché io non ho fatto nulla e mi ritrovo ad affrontare questa gara. C’è l’emozione, da due giorni smanettiamo col mio staff, è vero che mancano tanti giocatori, ma con Setien sono tornati a fare quello che fanno da tempo. Con Valverde riconquistavano dopo 11 secondi, ora dopo 6 secondi, non dobbiamo pensare solo al loro possesso, ma anche alla riconquista e servirà attenzione soprattutto quando teniamo palla, ti aggrediscono e rischiamo grosso se non facciamo le cose al meglio!

Insigne? Non scopro io la sua tecnica, ma non avendo grande fisicità, ha un motore importante, fa 12km, ripiega, è intelligente tatticamente, deve migliorare da capitano nell’essere coerente su tutto quello che fa, farsi sentire, non parlare sempre, ma quelle poche volte entrare nell’anima, un qualcosa che deve migliorare. Mi ha sorpreso perchè è molto intelligente, non solo quando ha la palla.

Ci sarà da subire, lo subiscono tutti, ma si giochi a testa alta, senza paura pur rispettando l’avversario.

Messi? Ho letto gabbia, non gabbia, ma noi dobbiamo giocare di collettivo. Messi è un grande, pure Lorenzo ha detto che è il più grande, lo è da anni, ma è il migliore per come ha vissuto tutta la sua carriera, è un esempio mondiale, per i bambini, sempre perfetto, importante per lo sport. L’unica anomalia è essersi fatto crescere la barba, per farti capire (ride, ndr). Fa cose impensabili ma da anni è il più grande di sempre.

Stamattina ho ripensato a tutto ciò che ho fatto, ho pensato Creta, Sion, Pisa, tutti i sacrifici per giocare una gara così importante. Ho chiamato il Gattuso allenatore, non quello giocatore, con tutte le problematiche avute. E pure se non ci siamo arrivati noi qui, come gruppo di lavoro ce lo siamo meritati.

La squadra si conquista col lavoro quotidiano, la coerenza, far vedere che ciò che proponi ha un senso, la cosa più brutta è dire a quei 3-4 giocatori fuori lista che non ci saranno.

È più facile preparare le gare da giocatore o allenatore? Nettamente più difficile oggi. Col Barcellona negli ultimi anni quando finiva la gara ci dicevamo ‘Noi facciamo un altro sport’, avevamo vinto anche tanto, ma facevamo tante corse e Xavi e compagni non te la facevano prendere, per 4-5 giorni dicevi ma come facciamo a giocare a calcio, quegli anni portò qualcosa di nuovo.

Maradona è il dio del calcio. L’ho visto in videocassetta e adesso vedo le immagini, ma da vicino non l’ho mai visto. Ma so il campione che è stato, so che è stato uno dei più grandi al mondo. Ma in questo momento Messi fa delle cose che faceva Maradona, mi dispiace non averlo visto dal vivo. Mi sono perso un qualcosa di meraviglioso.

Se mettiamo a disposizione la qualità del singolo, serve. Ma se pensiamo di vincere la partita con individualismo, non serve. Domani va fatta una partita con la palla e una senza la palla. Domani il rischio è quello di avere la qualità quando palleggi al punto da metterli in difficoltà.

Il Napoli non deve avere paura, domani. Al San Paolo da quando ci sono io non ci sono state partite incredibili, ma sciagure umane. Domani voglio vedere una squadra che mette la tensione da parte e se la vuole giocare. Non voglio vedere i vigili se ci sono errori.

Manolas e Fabian? Tutta la squadra, anche Hysaj, mi ha dato tanto. Basta metterci ancora tutti uno a disposizione dell’altro.

Lozano? Non è stato considerato tanto perché sto facendo delle scelte e lui deve lavorare per farsi trovare pronto. Non è l’unico che non sta giocando. Oggi sto cercando altre caratteristiche e lui non sta trovando spazio, deve lavorare e farsi trovare pronto.

Si dice che il Barcellona ha 14 calciatori e una banda di ragazzini, vi invito a vedere questa banda di ragazzini che mentalità hanno. Mi piace la metodologia del lavoro del Barcellona. Mi piace molto il calcio spagnolo e Setién, che ha una grande visione del calcio, l’ho mandato a spiare. C’è palleggio ma anche una grande fase difensiva. Lo rispetto molto come tecnico e per la sua cultura di lavoro e quella che ha il Barcellona.

Non parlerò delle sconfitte del Barça ai miei calciatori, perché quando analizzo il vissuto di chi scenderà in campo domani… beh, hanno vinto tutto ciò che si poteva vincere. Le problematiche societarie fanno il solletico a questi calciatori, perché sono campioni nella testa. Noi dobbiamo affrontare il Barcellona pensando che sono marziani, e dobbiamo fare la partita della vita per portare a casa un risultato positivo. Con Setien sta tornando il Barcellona del passato e giocano sempre 11 contro 10 perché il portiere è un playmaker. E’ impressionante come attacchino lo spazio. 

Penso che noi in questo momento dobbiamo essere quelli che fanno entusiasmare i tifosi, tenendo bene il campo. Non puoi pensare, devi stare tranquillo ed essere consapevole della necessità della partita nei 190′, perché non si può sbagliare nulla. Dobbiamo sbagliare il meno possibile, altrimenti non ti perdonano. Dobbiamo avere la lucidità di controllare bene la partita, compiendo scelte con sicurezza. Loro hanno un qualcosa più di noi, ma ce la giocheremo preparandola bene. Nel calcio non si sa mai…

Ho sempre avuto fiducia nella squadra, ma all’inizio ho sottovalutato che c’era qualcosa che non andava bene per come volevo giocare. Ci ho messo anche del mio, a livello difensivo non eravamo una squadra. Davamo troppo campo agli avversari, giocavamo senza annusare il pericolo. Ora siamo più compatti e lavoriamo tutti insieme. Sento dire che a Brescia non abbiamo giocato bene, ma da sempre il Napoli ha problema con le piccole. Pare che se giochiamo un po’ da provinciale, sento discorsi da bischeri. Se alla gente piace o non piace, non dobbiamo preoccuparci ma vedere la classifica. 

Pesa sicuramente l’esperienza internazionale, ma la priorità la tiene chi sta bene al 100% e ha la gamba giusta. Le scelte di domani non saranno influenzate dai 180′ “.

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