All’Hotel Vesuvio c’è stata la conferenza stampa congiunta Trentino-Ssc Napoli per il rinnovo dell’accordo triennale per il ritiro di Dimaro.

Per le prossime tre estati la squadra di Carlo Ancelotti svolgerà la preparazione precampionato in Val di Sole, nel Trentino nord Occidentale.

Alla conferenza era presente anche il Presidente Aurelio De Laurentiis, che ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’accordo col Trentino, svelando anche particolari interessanti sulla vicenda Hamsik:

Voi volete sapere cosa accadrà con Hamsik, ma non si parlerà di Hamsik.

Non c’è nulla da dire.

Quando sarà il momento vi convocheremo e vi diremo cosa è accaduto col capitano.

Ora si parla del Trentino, poi tra qualche giorno, quando sarà, parleremo di Hamsik.

Spesso incrociate le notizie, dicendo cose inesatte, ma io mi diverto. Ad esempio, a Sportmediaset ne hanno detta una colossale l’altro giorno (Koulibaly ed Allan al Psg per 160mln di euro, ndr).

Sarà un accordo triennale, abbiamo fatto degli sforzi per andare in contro al Trentino, e loro lo stesso verso di noi e li ringrazio“.

Ancora sull’accordo col Trentino: “Sono felice del rinnovo, molti vogliono gli Usa e l’Oriente, noi pensiamo a preparare bene la squadra ed i soldi si raccolgono in altri modi, non con quel clima e quegli spostamenti.

Penseremo al prossimo campionato, ulteriormente vivace con l’Inter che ci proverà, la Juve che forse sarà più quieta, anche se non è ancora detta l’ultima.

Vediamo i prossimi mesi“.

Sui tifosi: “Mi dispiace che i tifosi pensino solo allo Scudetto, non ad essere forti e rappresentare la città.

Con la Sampdoria dovevano essere tutti allo stadio perché i prezzi erano bassissimi ma anche per la vendetta dopo la sconfitta dell’andata. 

Così si è tifosi del Napoli? Boh, sono meravigliato.

Milan e Inter non brillano ma hanno lo stadio pieno per partite anche meno importanti ed incassano 5mln di euro a partita e noi con tre gare non ci arriviamo.

Non si possono fare le nozze con i fichi secchi, da 3 anni chiudo in rosso il bilancio del Napoli, invece la Filmauro invece chiude in positivo. 

Questo per zittire le fregnacce di chi dice che guadagno col calcio e non più con la Filmauro”.

Sugli stadi: “Il problema degli stadi va visto nella mancanza di un politico con la fermezza ad esempio della Thatcher che con una legge portò all’innovazione.

Via la violenza, neanche in piedi allo stadio, questori per ogni singolo stadio con prigioni, per 3-4 anni si sono svuotati ma piano piano si sono ripopolati con le famiglie ed i bambini e li hanno rifatti.

In Italia nel ’90 hanno rubati i soldi, a Bari ad esempio l’hanno fatto nuovo sovra-strutturandolo, oltre 70mila spettatori, ma nessuno s’è reso conto della virtualizzazione.

Io ricordo nel ’99 quando mi presentai con 120 miliardi per prendere il Napoli di Ferlaino, la gente si aspettava i nomi dei campioni da prendere, io invece feci un discorso sullo stadio virtuale, nessuno capì nulla e andarono via delusi.

Sconcerti mi venne a trovare e mi disse ‘che delusione’, ma l’imprenditore combina produzione e mercato.

Non posso fare il tifoso se voglio assicurare futuro al mio club ed a questi colori.

Non dimentichiamo anche il problema della delinquenza organizzata di certi stadi.

Io non manderei mai mio nipote allo stadio dove gli urlano ‘quel posto è mio’.

Il problema è che all’epoca il ministro Alfano del governo Renzi modificò la legge per i daspo anche per certi reati.

Il questore De Jesu ha le mani legate perché poi se non li fanno entrare scattano i ricorsi al tar.

Non c’è ancora una lista di chi ha commesso reati da mettere nel tornello, ma poi imbroglierebbero comunque falsificando il nome sul biglietto.

Si svuoterebbero di più gli stadi, ma a favore delle famiglie“.

Sul ritiro in Cina e sul progetto con Maradona: “Non sento Diego da un bel po’. Io amo molto la Cina, mio nonno cucinava in Cina nel 1920, ma è molto lontana. L’idea era di un ritiro lì, non di spostarci solo per amichevoli, ma con chi giochi lì che può venirci? Mai dire mai, comunque“.

Su Marek Hamsik: “Su Hamsik vi ho già detto, quando a Londra capitai vicino Raiola non sapevo neanche chi fosse, mi parlò di un interesse del Milan per Hamsik, dissi di no e mi chiamò poi Moratti per chiedermelo ma dissi non si muove.

Allegri lo stimava già al Milan e quando è passato alla Juve lo stesso Hamsik mi disse della richiesta, anche in quel caso dissi che non si muoveva, è la bandiera del Napoli.

Mi ha chiesto di andare anche in estate ma lì il movimento cinese è freddo rispetto a febbraio.

E’ stato con noi 11 anni, mi disse della Cina, la mia richiesta fu alta, ma sempre perché stimolati dal suo agente e da lui stesso.

Dopo il cambio di allenatore non volevo sottrarre un pezzo prima di sperimentare Fabian e le nuove soluzioni.

Ero contento della permanenza, ma abbiamo visto che Ancelotti sperimenta tutti e li vuole vedere tutti per valutare le potenzialità.

Hamsik ha chiesto di partire in un momento in cui a centrocampo siamo abbastanza consolidati, non ci darebbe un problema, per questo Ancelotti ha dato il suo benestare.

Tra i cinesi ed i napoletani c’è una bella differenza ed ora vediamo cosa accadrà.

In ogni caso ho detto ad Hamsik che questa è casa sua, pure se vorrà tornare saremo felici di riaccoglierlo.

E’ la nostra storia!

E’ uno che ha comprato casa a Castel Volturno, è una bella storia la sua.

Io gli ho detto di no tante volte, ha sempre fatto il suo dovere, è impeccabile“.

Sul nuovo format di cui ha parlato Gravina: “Non fatemi dire cose antipatiche, sapete come la penso.

Se la FIGC o il governo decide va bene, ma se lo devono fare le leghe chi si toglie per far spazio ad altri?

In Formula 1 ci sono dei requisiti per partecipare, ma qui le poltrone vivono sui voti, sapete quante non si sarebbero iscritte ai campionati se avessimo controllato i debiti? Quasi l’80% in A? L’ha detto lei.

Se tutto ciò che è illecito diventa lecito…

Io non lo farei mai perchè sono per le cose lecite“.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here