La Redazione di Minformo.com, ha avuto il piacere e l’onore di intervistare il Team Manager Auletta della capolista del Girone A di Eccellenza, la Frattese

Il Team Manager Auletta Biagio della capolista del Girone A di Eccellenza, la Frattese, ha rilasciato un’intervista esclusiva a noi di Minformo.com.

Con lui abbiamo analizzato diversi aspetti della stagione dei nerostellati e non solo.

Di seguito l’intervista completa:

Salve Biagio, cominciamo dalla fine. Cosa si prova ad essere Campioni d’inverno con una giornata di anticipo?

“Da buon napoletano sono scaramantico, quindi meglio aspettare l’esito della gara di domenica e solo alle 16:30 potremo dire di essere Campioni d’inverno, anche se sappiamo che nessuna squadra comunque potrà superarci in classifica”.

Ad inizio anno non eravate stati inseriti nella griglia delle pretendenti alla promozione. Qual è stato il segreto della vostra squadra?

“Il segreto di questa squadra è sicuramente il gruppo, perchè da subito c’è stata sintonia tra tutti e siamo diventati coesi e solidi, sia tra lo staff tecnico e i calciatori che tra noi dirigenti. Usciamo spesso anche tutti insieme e viviamo un clima sempre disteso, posso affermare con certezza che ci sentiamo una famiglia più che una squadra”.

Che valore aggiunge alla Frattese una tecnico giovane e preparato come Andrea Ciaramella?

Grazie per la domanda perchè mi permette di raccontare un aneddoto a cui tengo molto. Eravamo a pranzo prima della gara di ritorno di Coppa Italia contro il Real Forio e si parlava proprio della griglia a cui facevi riferimento prima.  Dissi al mister che in questo girone la differenza l’avrebbe fatta il modo di incidere dell’allenatore e fidandomi ciecamente di lui prima come uomo e poi come allenatore, sapevo già di avere uno dei migliori tecnici alla guida della nostra squadra. Io ritengo che questo sia un campionato molto livellato, perchè sono molte le squadre con rose pronte per il salto di categoria”.

Domenica scorsa il distacco dalle avversarie si è assottigliato dopo il vostro pareggio con il Gladiator. Per voi sono stati 2 punti persi o un punto guadagnato?

“Quello conquistato domenica è sicuramente un risultato positivo, perchè è stato figlio di una prestazione da parte nostra autoritaria, che fa capire sempre più come la squadra stia acquisendo gara dopo gara maggiore consapevolezza nei propri mezzi. Abbiamo creato almeno due nitide occasioni da rete contro un avversario che annovera tra le proprie fila calciatori importanti come Di Paola, Scielzo, Vitiello e tanti altri ancora e che cerca di puntare alla Serie D. Quindi ci teniamo stretto questo punto, perchè non tutti usciranno imbattuti dalla trasferta di Santa Maria”.

Il mercato è in piena evoluzione e voi avete ingaggiato due calciatori per rafforzare un reperto offensivo già ben allestito con Grezio fiore all’occhiello. Bisogna aspettarsi nuovi innesti in altri settori?

“Abbiamo da poco messo sotto contratto Leone, un centrocampista di categoria superiore proveniente dalla Turris che porterà esperienza alla squadra. Per quanto riguarda l’attacco abbiamo sostituito due pedine come Monaco di Monaco ed Improta e se mi permetti a questi due vanno i miei migliori auguri, perchè si sono dimostrati professionisti seri e soprattutto persone squisite. Adesso abbiamo Simonetti, che non credo abbia bisogno di presentazioni, per lui parlano i tanti gol segnati fino ad ora in carriera e avevamo bisogno proprio di un profilo come il suo, un attaccante che sa saltare l’uomo e sa disimpegnarsi sull’esterno. In più è arrivato un nostro concittadino, Del Prete classe 2000, che ha preso il posto dell’altro Under Petito trasferitosi al Casoria. Siamo felici del mercato fatto, perchè abbiamo operato con oculatezza raggiungendo gli obiettivi prefissati”.

In molti nonostante il vostro primato in classifica non reputano la Frattese una candidata alla promozione, anzi, si pensa che a breve lascerete spazio a Giugliano e Afragolese, vere corazzate del Girone. Cosa ti senti di rispondere?

Hai detto molto bene, perchè questa è un’affermazione che ascolto spesso quando giro per i campi. Ho spesso sentito dire dagli addetti ai lavori che la Frattese non reggerà, è una mina vagante che prima o poi lascerà spazio alle due corazzate che tu stesso hai citato. Voglio dire ai soliti sapientoni, che abbiamo dimostrato la nostra forza sul campo conquistando risultati importanti, siamo la migliore difesa del campionato, sempre vincenti in casa. Nessuno ci ha regalato nulla, siamo primi con merito e puntiamo a restarci fino alla fine. Tutti noi, società e staff crediamo nella promozione, quindi le chiacchiere le lasciamo agli altri”.

Per concludere Biagio e ringraziandoti della tua disponibilità, vuoi rivolgere un appello a tutti i cittadini di Frattamaggiore che ancora non seguono in massa la squadra nonostante lo strabiliante cammino?

“Questo è per me un tasto dolente. Io frattese di nascita e da sempre tifoso della squadra della mia città, ancora non riesco a spiegarmi come la tribuna del nostro stadio non sia stracolma nonostante gli enormi sacrifici fatti dalla società, in primis dal presidente D’Errico, dal vicepresidente Lamberti e da tutti i soci. Queste persone hanno riportato in un anno e mezzo il calcio a Fratta ai vertici ed in lotta per la Serie D. L’appello che mi sento di fare ai miei concittadini è quello di accorrere in massa domenica allo stadio per incitare la squadra in una gara difficile come quella contro l’Afragolese e dare un segno di appartenenza alla propria città”.

“Prima di salutarci permettimi di fare un inciso su Cafaro, calciatore del Casoria, che si è reso protagonista di un gesto stupendo nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Giugliano (ha deciso di fermarsi e non puntare verso la porta da solo con un calciatore avversario a terra n.d.r.). Un gesto che gli rende onore e che fa bene al calcio soprattutto in un periodo dove spesso si parla di comportamenti beceri. A lui va il mio plauso e spero che serva da insegnamento a tantissime persone e anche ai bambini che si avvicinano a questo magnifico sport”.

Patrizio Annunziata

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