Il primo, atteso faccia a faccia c’è stato ieri, in un hotel di Milano. Come si legge sulla Gazzetta dello Sport, i dirigenti di Mediapro e Sky, finalmente, si sono incontrati. Non è una notizia da poco perché c’era freddezza, per usare un eufemismo, tra il gruppo spagnolo che ha acquistato da intermediario i diritti tv della Serie A 2018-2021 e il colosso di Murdoch che è storicamente il principale investitore sul calcio italiano. Insomma, la madre di tutte le sfide, quella delle dirette a pagamento delle partite di campionato, non poteva non giocarsi tra quelli che sono i due principali interlocutori. Finora Mediapro aveva incontrato gli altri soggetti potenzialmente interessati ai diritti, cioè Mediaset, Perform, Tim, Vodafone, ma non Sky. La settimana scorsa, durante l’ultimo blitz a Milano di Jaume Roures, Sky aveva declinato l’invito facendo sapere che si sarebbe seduta al tavolo solo una volta che Mediapro avesse assolto agli adempimenti finanziari del contratto.

La svolta c’è stata lunedì, quando gli spagnoli hanno versato alla Lega l’acconto di 50 milioni più Iva (totale 64 milioni) spegnendo i malumori e l’agitazione dei club che non avevano preso affatto bene la lettera con cui Mediapro comunicava la sospensione degli adempimenti in attesa di maggiori delucidazioni sul parere dell’Antitrust e sui confini entro cui esercitare il suo ruolo di intermediario. Ora il gruppo catalano ha tempo fino al 26 aprile per produrre la fideiussione da 1 miliardo più Iva, l’ultimo passaggio formale, ma il pagamento dell’anticipo è stato un segnale decisivo. Così ieri Sky ha accettato di incontrare per la prima volta Mediapro. L’emittente satellitare ha chiesto alla controparte in che modo volesse vendere i diritti e costruire i pacchetti ma Mediapro è rimasta molto abbottonata dicendo di non aver deciso e lasciando aperte tutte le soluzioni. Risposte evasive che suonano come strategiche. A ogni modo, gli spagnoli hanno fatto sapere che domani pubblicheranno il bando per la sublicenza dei diritti e hanno assicurato che la procedura rispetterà pienamente le linee guida. Insomma, prestissimo le carte verranno svelate e si capirà su quali basi potrà concretizzarsi la discesa in campo di Sky e degli altri.

Nell’incontro di ieri Sky si è limitata ad ascoltare e non ha avanzato condizioni. Di sicuro privilegia una vendita per esclusive, mentre la strategia di Mediapro – almeno inizialmente – era quella di proporre tutto a tutte le piattaforme, strizzando l’occhio agli OTT (Over The Top), nella speranza di allargare la base degli abbonati alla visione a pagamento della Serie A. Avendo offerto 1050 milioni a stagione alla Lega, Mediapro si aspetta ora un ritorno dell’investimento, possibilmente con un margine. Ce la farà? Il mercato italiano, senza intermediazioni, era arrivato a offrire 830 milioni alla Lega. Insomma, sarà una partita durissima e dall’esito incerto. Nulla è escluso, nemmeno che Mediapro torni a bussare ai club per provare a convincerli a realizzare il canale tematico, vero sogno nel cassetto dei catalani, non contemplato dal bando vinto. L’intermediario punta a raccogliere 650-700 milioni di euro circa da Sky e il resto da Mediaset e un operatore del web (Perform?). Il tempo ci dirà se ha fatto bene i calcoli.

Fonte: Calciomercato.com

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