Prima conferenza stampa congiunta nel ritiro di Castel di Sangro del Calcio Napoli, con mister Gattuso, il Presidente De Laurentiis ed il Ds Giuntoli.

Gattuso: “Dobbiamo migliorare il settimo posto, ma nessuna paura, solo lavoro, testa bassa e pedalare. Ci vuole senso di appartenenza perché voglio solo gente motivata. Dopo la vittoria della Coppa Italia volevo alzare l’asticella, che era l’unico modo per approcciarsi ad un Barcellona che si vedeva che non era il solito. Ed invece abbiamo sbagliato, perché quella gara l’abbiamo buttata”.

De Laurentiis: “Non bisogna cogliere le novità come se fossero un male, perché molto spesso aggiustano cose vecchie come il nostro campionato. Se lasceranno lavorare un visionario come me e Gattuso, non saremo più attori affittati per recitare una commedia. Il calcio europeo non deve sfasciare tutto con troppe date: Čeferin deve rispettare i campionati nazionali, tutto il resto viene dopo. Giocare ogni tre giorni rischia di rompere il giocattolo. Sul mercato, se sommiamo gli acquisti dell’ultimo anno e mezzo, abbiamo superato il tetto dei 300 milioni. Abbiamo attualmente 11 esuberi. Valuterà Gattuso chi forse è meglio che vada altrove. Ma non faremo una campagna di saldi. È brutto fare nomi ma ci sono in giro avvoltoi che stanno aspettando di andare in picchiata, ma noi abbiamo corazze impenetrabili. Il dottor Chiavelli si agura mandar in porto tutte le cessioni dell’altro anno. Ora mercato d’attesa. Il destino di Koulibaly è nelle mani dei club come il City, lo United, il Psg, che possono permettersi di pagarne il prezzo. Quanto alla ripartenza, non doveva avvenire prima di ottobre, ma qui non ci ha capito niente nessuno, non il Comitato scientifico, non gli scenziati: la prima cosa da fare era chiudere il Paese in entrata ed uscita. Invece abbiamo aperto le discoteche. Il calcio dal canto suo, ha 4 miliardi di debiti delle squadre italiane sulla stagione appena conclusa. Ed il Governo risponde con delle irresponsabili responsabilità. Ora vorrei sedermi al tavolo con Gravina per discuterne, perché non è detto che dobbiamo sacrificarci sempre noi. La legge Melandri ha distrutto il calcio italiano. Molto spesso il Governo non ha quella che chiamo la vision. A noi ci manca un miliardo di introiti”.

Questo, in sintesi, il De Laurentiis pensiero venuto fuori dalla lunga Conferenza odierna.

di Carmine D’Argenio

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