L’allenatore del Napoli Gennaro Gattuso, ai microfoni di Sky Sport, ha commentato la partita di questa sera:

Abbiamo avuto mezz’ora di blackout. I rimpianti ci sono.

Il primo gol è da rivedere anche se è facile parlare degli arbitri. Il Napoli ha fatto la partita che doveva, a parte quella mezz’ora di vuoto, e che ha messo in grandissima difficoltà il Barcellona. Nei primi 10 minuti potevamo segnare due gol.

Abbiamo preso gol da calcio piazzato dal Barcellona: questo mi fa arrabbiare.

Io alleno giocatori forti, per diventare giocatori importanti serve una mentalità diversa da quella che a tratti abbiamo mostrato in questi mesi. 

Se leggiamo i dati, vediamo che non c’è stata partita. Abbiamo avuto il doppio delle loro occasioni. Sono molto soddisfatto della prestazione. Oggi potevamo vincere, il Barcellona non giocava da quasi 20 giorni e non stava bene.

Ho seguito Setien per 2-3 anni. Ci siamo sentiti quando allenava il Las Palmas e il Real Betis. È uno degli allenatori con la metodologia più bella. Siamo amici da tempo, gli ho spesso rotto le scatole. Vediamo il calcio un po’ allo stesso modo. 

La differenza è stata fatta dai singoli. Quando guadagni 14-15 milioni netti o vali 100-200 milioni vuol dire che i valori ci sono. Oggi il Barcellona doveva giocare con le riserve, ma io non le ho viste. 

Ringrazio De Laurentiis per avermi scelto e per avermi dato l’opportunità di allenare giovani che diventeranno forti. Dobbiamo crescere. Non potevamo permetterci di addormentarci per mezz’ora qui a Barcellona, questo è il rammarico più grande. 

Il Barcellona non è uscita dalla propria metà campo per i primi 10 minuti, poi la mezz’ora successiva è riuscito a farlo. Spesso andiamo sul fondo, ma non al cross. Andavamo sul dischetto del rigore, non alzavamo la sfera. Quand’è entrato Milik invece siamo andati al cross perché ha caratteristiche diverse. Abbiamo fatto più di una buona partita. 

Sono deluso perché vedendo la partita dal campo mi sono accorto che potevamo fargli male. Abbiamo regalato la partita al Barcellona, che non sta benissimo. Abbiamo sbagliato cose troppo facili a volte, sui concetti difensivi e a livello di passaggi. Potevamo assorbire in maniera migliore. Da diversi anni il Barcellona non andava sotto nel possesso palla e nei tiri in porta, per questo sono nervoso. Potevamo fare anche meglio, abbiamo lasciato qualcosa ma ci sta. Di fronte c’erano dei campioni. Messi non ti lascia mai tranquillo, non è facile giocare contro questi. Mi brucia perché si poteva fare meglio. 

Pirlo? Sono ca**i suoi (ride, ndr). Beato lui che ha cominciato subito alla Juventus. Il mestiere è difficile, bisogna studiare e lavorare, non basta aver fatto una grande carriera. Gli faccio un grande in bocca al lupo. Questo mestiere non si fa solo leggendo i libri. Capello è in studio e può dirlo. E’ difficile come lavoro, non c’entra nulla aver fatto il giocatore“.

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