La Stagione ha incorniciato per la nona volta consecutiva la Juventus campione d’Italia. Primo trofeo italiano per Sarri. Ma oltre alla Juve ci sono stati tanti verdetti, nel complesso abbiamo cercato di dare un voto finale per ogni singola squadra. Dalla Juventus alla SPAL. Ecco le pagelle di fine anno:
Juventus 8: Alcuni diranno che è alto, ma non dimentichiamo che la stagione non era delle più facili. Questa volta le rivali erano rafforzate, le piccole non regalavano più ‘partite facili’ e la critica ha sempre richiamato Sarri per il gioco ‘non espresso’: morale della favola la Juventus ha stravinto il suo nono scudetto consecutivo, un record assoluto e un voto meritato.
Inter 7: un secondo posto che alla fine sa di ottima annata. I prospetti erano ancor più rosei all’inizio, ma non era facile per Conte portare alla Vittoria una squadra stravolta rispetto all’anno scorso. Antonio ha comunque fatto il suo e merita la riconferma, anche se il caos sul suo futuro ora avanza.
Atalanta 9: è senza dubbio la miglior squadra del campionato. Gioco, spettacolo, goal, forza fisica, tecnica e tattica: c’è tutto per la Dea. Ennesima annata da incorniciare e non è finita qui: i tifosi possono ben sperare anche per il miracolo Champions. Il Psg ha giocato due partite ufficiali in 5 mesi. La rinascita post covid di Bergamo passa dal Calcio e dalla ‘Dea’.
Lazio 7: doppia faccia. Avrebbe meritato qualche voto in più per una prima parte di stagione fantastica. Il covid però ha spento tutti i loro entusiasmi: si scherza la voglia c’era, la rosa un po’ meno. Immobile e company non potevano far tutto da soli. Giocare ogni 2/3 giorni è stato un peso per chi ha la rosa corta e la Lazio l’ha dimostrato. Complimenti, però, perché ad un certo punto a dar botta alla Juve c’erano solo i biancocelesti e poi in rosa c’è il bomber dei record: Ciro Immobile scarpa d’oro.
Roma 6: Non male, ma neanche bene. La Roma di Fonseca, al primo anno in Italia, ha fatto ben sperare. L’infortunio di Zaniolo a metà campionato ha ridotto un po’ le aspettative, ma la capacità di rosa era ampia. L’Europa League sta stretta alla Roma, una piazza che merita ancor di più. Complimenti però al bel gioco espresso dal tecnico argentino, l’anno prossimo si potrà rifare.
Milan 7: finisce sotto la Roma, ma ampiamente sopra i pronostici. Non tanto per la posizione, quella era pronosticabile. È il record dopo il covid che ha impressionato: la squadra italiana più in forma post-covid. Certo che Ibra ha portato spolvero, ma bravi tutti. Soprattutto mister Pioli che ha finito una stagione con l’ombra e le voci di Ragnick alle spalle: alla fine ce l’ha fatta ed è stato riconfermato per l’anno prossimo.
Napoli 6,5 : da 4 con Ancelotti, da 8 con Gattuso.Una stagione salvata in fondo.Con Ancelotti non c’erano più i presupposti per nessun tipo di qualificazione. Alla fine Gattuso ha avuto la soddisfazione di alzare la Coppa Italia (da qui il mezzo voto in più), un trofeo che ha dato il pass per l’Europa al Napoli. L’anno prossimo ci dovrà essere un salto di qualità, perché dal Napoli ci aspettiamo sempre di più e non una qualificazione in Europa League.
Sassuolo 7,5: Ormai è una realtà del calcio italiani. Tra le società più attive e soprattutto più in linea verde quando si tratta di mercato. Fanno sempre le scelte giuste: vedi Caputo. L’anno scorso all’Empoli (retrocesso) nessuna big ci ha creduto, loro si. Boga Caputo e tanti altri che ora valgono delle fortune. Reggio Emilia si coccola i suoi neroverdi, una società che promette per anni ancora.
Hellas 8: la rivelazione del campionato. Juric ha saputo rivalutare giocatori che sembravano ormai proiettati alla fine della carriera. In primis il capitano Veloso: una nuova giovinezza. Poi ci sono stati i mastini: Amrabat il migliore sicuramente. I giovani, Pessina Di Marco Kumbulla. Una squadra formata per la salvezza ma che sul campo ha deliziato e sorpreso tutti con il duro lavoro e il pressing asfissiante creato dal condottiero Juric. Un in bocca al lupo a Pazzini per il suo ritiro. È stato un grande giocatore.
Parma 7: D’Aversa ha fatto un gran lavoro. Il ds Faggiano come ogni anno gli creò una squadra degna di nota. Infatti le sorprese sono arrivate dal mercato: i due migliori giocatori del campionato parmense sono stati Kulusevsky e Cornelius, entrambi arrivati nel mercato estivo. Ora viene il difficile riconfermarci dopo 2 grandi stagioni in A. Ma il Parma ha tutte le carte in regola per farlo.
Bologna 6,5: è stato difficile, soprattutto i primi mesi. MIHAJLOVIC ha saputo combattere senza mai abbandonare i suoi ragazzi. Li ha trascinati verso un campionato buono, senza mai doversi preoccupare delle squadre alle spalle.
Udinese 6: campionato pericoloso fino ad un certo punto ma ultime giornate giocate con tranquillità per una salvezza conquistata in ampio anticipo. Gotti ha dato linfa alla squadra. Non era nelle aspettative, un allenatore che non vuole fare quello per mestiere, però che lo fa bene. Alla fine dovrebbe essere riconfermato. Meritatamente direi.
Fiorentina 5,5: Commisso si presentò a Firenze come lo “zio Paperone”: Ribery la ciliegina sulla torta di una campagna acquisti ottima. Poi però il tracollo: con Montella prima e a dirla tutta anche con Iachini. Alla fine Chiesa e company hanno preso per mano la squadra ed evitato di farle giocare le ultime partite con l’apprensione di doversi salvare. Troppo poco per Firenze.
Torino 5: brutta stagione. Arriva in mezzo a tante altre giocate da squadra. Quest anno no. il Toro non c’è stato e risulta fallita anche la scelta di affidarsi a Longo, che infatti non sarà confermato. Se le voci sono giuste l’anno prossimo dovremmo vedere Giampaolo alla guida dei granata, con la piazza che può ritornare a vedere come si gioca a calcio, cosa ampiamente dimenticata da quelle parti di questi tempi.
Cagliari 5,5: doveva essere una delle sorprese del campionato. La squadra formata era davvero gagliarda. Da Simeone a Nainggolan. Tutti giocatori che promettevano bene. In effetti all’inizio il Cagliari era lì appena sotto le big. Poi il tracollo. Maran che non sapeva più vincere e l’arrivo del traghettatore Zenga. L’uomo ragno però è stato sfortunato, non ha avuto neanche il tempo di salutare la squadra che è stato bloccato dal covid. Alla fine ha salutato con un buon ricordo la Sardinia Arena e la sua amata Cagliari.
Sampdoria 6: campionato iniziato malissimo. Ultimi in classifica a 0 punti per un bel po’. Fino all’arrivo di Ranieri che riuscì a sbloccare i suoi con la sua grande esperienza. Alla fine un campionato tutto sommato sufficiente.
Genoa 4,5: ennesima stagione con salvataggio in extremis. Ora i bonus salvezza sono finiti: Preziosi dovrà vedere cosa fare in estate per rendere la squadra più competitiva. Una società come quella rossoblu non può stare ogni anno a giocarsela all’ultima giornata. È da folli.
Lecce 5,5: ci ha provato fino all’ultimo con dignità. Hanno avuto il merito di portare la lotta salvezza fino all’ultima giornata. La squadra non era affatto male e l’ha dimostrato. Peccato per la poco concretezza e il fatto di non averci più creduto. Contro il Parma si è arrivati stanchi mentalmente, tramortiti dalla dura stagione.
Brescia 4,5: il Caso Balotelli ha inciso e non poco sulla loro stagione. Le rondinelle ad un certo punto si sono ritrovati senza attaccanti da A. Torregrossa si ha fatto quel che poteva, ma troppo poco per una A così competitiva. Gli allenatori che sono passati di qui da Lopez a Corini hanno fatto quello che potevano ma il destino era già scritto per la società di Cellino.
SPAL 3: Annata disastrosa. Non hanno fatto una partita degna di nota. In Serie a solo il Benevento 2017/18 ha fatto peggio di loro. Finito il ciclo Semplici, si sperava che con Di Biagio cambiasse qualcosa ma non c’è stato nulla da fare. Petagna con la testa già a Napoli da Gennaio non ha potuto niente da solo. E la Serie B era già annunciata da un pezzo. Annata da dimenticare e ripartire. Ora bisogna stravolgere e riniziare un nuovo ciclo, altrimenti si rischia di collassare.