L’allenatore del Napoli Gennaro Gattuso, nella consueta conferenza stampa di vigilia, ha presentato Napoli-Lecce, match in programma domani alle 15:
“Domani c’è la grande trappola, quella dei circa 40.000 spettatori allo stadio. Per noi deve essere un valore aggiunto.
Se domani non giochiamo come con Juve e Lazio, ci cominciano a palleggiare in faccia e noi non abbiamo voglia di farli correre, allora sarà difficile.
Il Lecce è una squadra che gioca a viso aperto e ti può far male. Dobbiamo preparare bene la partita mentalmente. Voglio vedere la stessa cattiveria vista ultimamente, senza sottovalutare nessuno.
I nostri 4 difensori centrali stanno bene e in ogni partita si giocano il posto da titolare, quindi Di Lorenzo allora torna al suo posto.
Poi abbiamo 3 terzini, in attesa di Ghoulam, e anche loro si giocano due posti. I doppi ruoli li abbiamo voluti per questo.
Domani Koulibaly gioca dal primo minuto, sperando che oggi non accada nulla.
Oggi il mio futuro non ha importanza, ha importanza quello del Napoli. Bisogna pensare a oggi, poi si sa che nel mio contratto c’è un’opzione. Io sono orgoglioso dell’opportunità avuta.
Noi dobbiamo muoverci per il gioco che vogliamo fare per palleggiare e creare linee di passaggio. Questa squadra perde di sicurezza appena capita qualche episodio. In questo dobbiamo migliorare, perché in settimana prepariamo un certo tipo di calcio e dobbiamo prendere decisioni da squadra.
Poi, c’è anche da dire che, contro la Samp, se non prendi l’eurogol di Quagliarella può finire in modo diverso. Però noi dobbiamo essere sempre bravi a leggere le situazioni.
Sono contento di quello che stiamo facendo, perché ho soddisfazione in settimana e in partita raccolgo quello che si fa in allenamento.
Sono contento per l’impegno e il lavoro della squadra. Questo gruppo se ogni giorno lo stuzzichi, recepisce subito. Tante volte è anche vero che bisogna stare attenti. Abbiamo fatto carichi di lavoro pesanti, cambiando cose a livello fisico e di palleggio, e la squadra mi ha dato grande disponibilità. Per questo sono contento e mi auguro che questo entusiasmo non venga a mancare.
I centrocampisti mi piacciono tanto, sono funzionali. Mi piace la mezzala che riempie, non è un caso che Elmas fosse dentro l’area contro la Samp: per giocare 4-3-3 bisogna fare certi movimenti.
Qualcuno sta avendo meno spazio, ma bisogna avere pazienza perché il campo parla e per me diventa difficile, ma sono contento di avere difficoltà nello scegliere chi far giocare titolare. So che non è bello quando non si gioca, ma l’importante è lavorare con serietà.
Fabian? Per 10 giorni ha fatto poco per febbre molto alta, da due giorni si allena ma non è all 100%. Ieri ho parlato con Allan, oggi lo valutiamo. Voglio sentire con le mie orecchie che stanno bene al massimo. Anche lui ce la sta mettendo tutta per recuperare la condizione fisica.
Bisogna giocare da squadra, ossia fare sempre le cose con una sola testa a 1000 all’ora. Bisogna metterci una pezza se un centrocampista perde la palla o se attacchiamo centralmente la mezzala deve buttarsi.
C’è da credere fortemente in quello che si fa, dando continuità. Non ci voglio nemmeno pensare ad un’altra gara come quella contro la Fiorentina. Abbiamo toccato il fondo, è stato imbarazzante a livello di voglia.
Noi abbiamo il dovere di preparare tutte le partite e siamo consapevoli di essere forti, tuttavia a oggi valiamo 30 punti.
Insigne ha detto che ci siamo inguaiati da soli, abbiamo fatto i danni. È così. Da quando sono arrivato, i danni li ho fatti io così come Lorenzo coi suoi compagni e per questo oggi non possiamo permetterci di pensare a cosa accadrà tra 7-8 partite.
La cosa più bella è aver riacceso l’entusiasmo in città e già questo è un qualcosa. Bisogna battere il ferro finché è caldo.
Liverani? Gli faccio i complimenti. Ha fatto un miracolo già quando io ero a Pisa, con la Ternana. E’ un allenatore molto preparato e furbo, perché sa tanto di calcio. Fa giocare bene le sue squadre. Noi domani non dobbiamo sbroccare o perdere la testa perché il Lecce ci palleggia in faccia, ma dobbiamo tenere botta. Fanno dovunque questo tipo di calcio, in qualsiasi stadio ci provano sempre. Noi non possiamo sottovalutare l’avversario e non dobbiamo innervosirci, dobbiamo rispettarli e battagliare quando non abbiamo la palla.
Europa? È difficile, ma voglio vedere la consapevolezza della forza della squadra anche negli occhi dei miei ragazzi. Voglio vedere continuità, non paura. Tutte le squadre soffrono, noi dobbiamo migliorare in questo aspetto. Dobbiamo fare anche quello che non ci piace, cioè andare a battagliare. Le partite non bisogna buttarle su rissa e caciara. Poi vediamo…
Mertens e Milik? Possono essere coppia o alternativa, dipende anche da come vogliamo giocare. In questo momento abbiamo optato per una strada e proseguiamo su quella. Mertens può fare prima-seconda punta ma anche l’esterno.
Politano? Domani può essere un’opzione. E’ un calciatore importante, con velocità e tecnica. Può darci una grandissima mano. E’ diverso da Callejon e in ogni posizione abbiamo grandi alternative
Lozano? Sta lavorando, da parte mia deve esserci la bravura di farlo continuare a lavorare così. Io non ho nulla contro di lui, semplicemente faccio delle scelte. So che è un patrimonio della società e so che sta soffrendo perché non sta giocando. Secondo me bisogna provarlo anche a sinistra, lì può fare qualcosa mentre a destra gioca con palla scoperta. Vedendo per come si sta muovendo, mi sta facendo vedere a sinistra qualcosa di diverso. L’idea è avere gli esterni con piedi invertiti. Con lui ci parlo, anche se non parla molto, si sta impegnando e noi dobbiamo metterlo in condizioni di migliorare. Spero arrivi anche per lui la possibilità.
Portiere? Non so se gioca Ospina o Meret, domani. Mi rompete sempre le scatole su perché uno giochi e l’altro no. Il problema è che Giuntoli e il presidente hanno comprato portieri forti, anche Karnezis lo è. Voi parlate ma non dite che il livello dei nostri portieri è alto, quindi il tecnico fa giocare chi vede meglio.
Milik è un calciatore che ti dà una mano, ma non dobbiamo lasciarlo da solo contro quattro.
Classifica? Oggi alle 15:00 gli dirò di guardarla, appena facciamo allenamento. Domani non bisogna ricordare la classifica, ma avere umiltà. Domani non giochiamo contro il Lecce, ma contro una squadra fortissima. Dobbiamo pensare che domani sia una finale e giocare col coltello tra i denti. Voglio che domani pensiamo che se vinciamo la gara è come vincere la Champions League“.