Il Napoli frastornato dalle polemiche post-Atalanta al San Paolo, crolla a Roma. Zaniolo e Veretout mandano in crisi gli azzurri. Milik ancora in rete accorcia ma non basta.
Stagione quasi compromessa in campionato, stagione gestita male probabilmente dal mercato ad oggi: troppe cessioni, pochi acquisti, alcuni sopravvalutati, altri sono in condizioni precarie. Nessuno se lo aspettava.
Zaniolo approfitta di una disattenzione della difesa e del centrocampo azzurro per sferrare un gran tiro che trafigge Meret. Segue un rigore televisivo fallito da Kolarov e parato da un grande Meret e ben 4 azioni gol mancate dai partenopei: colpo di testa di Di Lorenzo salvato sulla linea di Smalling, traversa e palo dei polacchi azzurri in pochi secondi, infine Mertens fallisce una grande occasione.
Un misto di poca organizzazione e sfortuna davvero clamorosa.
C’è tempo per un alto rigore concesso ai giallorossi segnato da Veretout ed il gol di Milik che illude la rincorsa dei partenopei.
Paradossalmente il Napoli veniva da un triennio targato Sarri ma ricorda più quello beniteziano.
L’attacco che resta la forza del Napoli divora troppi gol, il centrocampo non solo è male in campo, ma mancano anche ricambi all’altezza. Oggi la difesa è il punto debole: i centrali arrancano, gli esterni fanno troppa fatica. Meret è l’unica luce azzurra.
Involuzione totale.
Ci sarà il Genoa prima della sosta, obbligatorio vincere per restare attaccati al treno champions.
GIUSEPPE LIBERTINO