Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, ha affrontato tanti temi, da Insigne a Koulibaly fino ad arrivare ai rinnovi di Callejon e Mertens:
“In questi giorni ho sentito di tutto e di più su giornali importanti, anche se i giornali non li legge più nessuno. Non ho litigato con Ancelotti, può restare qui anche per altri dieci anni. Nel cinema, i miei rapporti, tipo quello con Verdone, durano tanto. Io sono per le esclusive, quando volete tutto e subito sbagliate.
Insigne? È un ottimo atleta, ma deve restare tranquillo e cambiare atteggiamento, smetterla con certe cose. Ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli. Io lo capisco, lo proteggo, mi piace, mi sta molto simpatico, però ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana, fin dall’epoca di parecchi anni fa. Allora voglio dire che bisogna che lui si tranquillizzi e diventi una persona più serena. Ma è un problema suo, non glielo può risolvere né Raiola né Ancelotti. E’ un grandissimo calciatore e può essere più in forma o meno in forma. Se è meno in forma, a giudizio dell’allenatore che non lo utilizza, non può uscirsene Insigne con battute o atteggiamenti quasi di sfida. L’allenatore è un padre di famiglia, ha 60 anni e non ti manda a quel paese perché ha tre volte la tua età.
I rinnovi di Mertens e Callejon? Assolutamente non sono disposto ad uno sforzo importante. Ogni giocatore ha un suo valore a seconda di dove gioca, come gioca, che età ha e quello che fa. Se poi qualcuno vuole andare a fare le marchette in Cina perché strapagato per vivere due o tre anni di merda, è un suo problema. Non posso considerare concorrenziale la Cina. La Cina è lontana. Se loro la considerano vicina, a un certo punto sono problemi loro che non ci riguardano. Nella vita bisogna scegliere se essere contenti e lavorare per quello che ti piace fare o solo per soldi. Per me i soldi sono un mezzo e non un fine; se per loro invece è un fine, vadano in Cina.
Lozano? Dategli il tempo di capire com’è l’Italia, Ancelotti lo saprà usare nel modo migliore. Ho chiesto io a Carlo di usare tutta la rosa, poi capirà lui quali elementi danno maggiori garanzie.
Sono rimasto affezionato all’uomo Koulibaly ed ho rifiutato 105 milioni, ma arriverà un momento in cui dovrò per forza venderlo. Chi dice che non ci siamo rinforzati in difesa dice cose sbagliate.
Fabian Ruiz? È sempre stato un top player, se mi convinco a pagare uno sconosciuto per 30 milioni vuol dire che è giusto, ormai qualcosa ne capisco. Un conto è giocare in nazionale, un altro è farlo in una squadra che gioca ogni 3 giorni. Abbiamo trovato Fabian, ma ne troveremo altri. La porta rimane sempre aperta. Non mi affeziono ai giocatori.
Mi fa piacere che tutti apprezzino Di Lorenzo, anche un certo Ferrara ha dichiarato che non ci credeva. Dicevano non fosse un top player… Milik invece è un grande calciatore, troverà la via della porta“.