Var, cooling break, i gol e gli infortuni. Tutto complicato per il Napoli, tre punti sudati

Anche le contingenze, in alcuni casi nefaste, rappresentano un macigno. Il Var che annulla, il Var che dà, il caldo e i cooling break necessari, qualche defezione di troppo. Undici minuti di recupero tra primo e secondo tempo. Balotelli. Una baraonda al San Paolo. “Con il Brescia voglio vedere fin dall’inizio la stessa grinta che ho visto con Liverpool e Lecce”. Non c’è stato un processo dell’allenatore alla squadra e nemmeno durezza nei toni. Il solito leader calmo. Che indossa il vestito migliore per iniziare un nuovo capitolo, nonostante tutto. Rispetto alle dirette rivali è costata cara al team azzurro la convinzione di essere più avanti, Ancelotti si è preso rischi e le critiche non si sono fatte attendere. Il campionato è lungo, certo, ma il lunch-match contro le rondinelle bresciane assumeva i contorni dello scontro da non sbagliare. Vittoria meritata ma con qualche sofferenza di troppo per i padroni di casa, grazie a un deciso primo tempo, griffato Mertens e Manolas. Nella ripresa accorcia le distanze di testa Mario Balotelli. I partenopei salgono a 12 punti, i lombardi restano fermi a 6.

NAPOLI

Ospina 6.5: personalità, esuberanza. Belle parate. Subisce il gol di Balotelli, ma la colpa è condivisa tra i suoi centrali.

Di Lorenzo 6.5: sempre bravo, sempre presente. Anestetizza i tentativi del Brescia con sicurezza. Collante di lotta e governo.

Manolas 6.5: rude il giusto, epico nella proposizione in attacco. Il muro che alza nei momenti topici è quello che serve per far passare la bufera. Da preservare.

65° Luperto 6.5: partita complicata, perché deve frenare l’istinto e limitare le incursioni. Bravo.

Maksimovic 5.5: recuperato in extremis, porta ancora le scorie del risentimento patito contro il Cagliari. Esce dolorante.

76° Hysaj 6: da centrale. Si fa trovare pronto.

Ghoulam 5.5: soffre, non si propone granché. Un tempo di gloria, l’altro da dimenticare.

Allan 7: in una galleria di palleggiatori, si piazza davanti alla sua difesa cercando di far girare alla larga tutti. Ringhi e tocchi gli riescono, anche in una ripresa tutta in salita.

Zielinski 5: mai nel vivo, una partita priva di acuti.

Fabian 6: nel primo tempo regala delizie. Poi la mediana bresciana riesce a contenerlo e lui va a intermittenza.

Callejon 7: prova centaura certificata dall’ennesimo assist. Attacca e difende vigorosamente, con la stessa tempra.

Llorente 6.5: si intende a meraviglia con Mertens, fisicamente straripante. In area si fa sentire.

73° Elmas 6.5: entra benissimo, ha gamba e corsa. Sfiora il gol.

Mertens 7: il più bello del reame, il jolly ossigenato a un gol dal dio del calcio. Segna, crea, si assenta, poi riemerge, tampona.  Difficile chiedergli di più.

Ancelotti 6: il Napoli continua il suo percorso impervio, di squadra in smoking costruita sulla politica del bel gioco come strumento necessario per il massimo risultato, non riuscendo a rassegnarsi al bisogno di cucirsi addosso anche un abito operaio.

BRESCIA (4-3-1-2) – Joronen 5.5; Sabelli 7, Cistana 5.5, Chancellor 5, Martella 5.5 (23° st Mateju 5.5); Bisoli 6.5, Tonali 7.5, Dessena 6 (27° st Romulo sv); Spalek 5.5; A. Donnarumma 6, Balotelli 6.5 (40° st Matri sv). All: Corini 6.

di Andrea Fiorentino

foto: Newfotosud Alessandro Garofalo

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