Se c’è uno stadio in cui tutto è possibile, quello è Anfield. Sulle note di You’ll Never Walk Alone, gli uomini di Klopp danno vita a una partita pazzesca, rimontando il 3-0 del Barcellona di appena sei giorni fa.

Nonostante le assenze di Salah e Firmino, il Liverpool fa subito capire le sue intenzioni, quando al 7′ è Origi, proprio il sostituto di Firmino, a portare avanti i suoi.

Il capolavoro rosso si realizza nella ripresa. Il nuovo entrato Wijnaldum, al posto dell’infortunato Robertson, è l’uomo della serata: doppietta tra il 54′ e il 56′, Anfield è una bolgia.

Il Barcellona è frastornato, i Reds affondano da ogni porzione di campo. E, come giusto che sia, il Liverpool usa anche la furbizia per realizzare quello che sembrava impossibile: una clamorosa dormita dell’intera difesa blaugrana permette ad Alexander-Arnold di battere velocemente un calcio d’angolo e pescare ancora una volta Origi, che deve solo insaccare a due passi dalla linea di porta.

L’assalto del Barcellona non porta frutti: la partita termina 4-0, per il Liverpool è la seconda finale di Champions consecutiva. Questa volta da favoriti, questa volta per alzarla. Tottenham e Ajax sono avvertite.

 

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