Una notizia che avrebbe del clamoroso quella lanciata da The Times. Si tratterebbe solo dell’ultimo delle numerosi scandali legati alla Fifa.
Il tema riguarda l’assegnazione al Qatar dei Mondiali 2022 e l’ombra della corruzione su di essa. The Times, sulla base di alcuni documenti, sarebbe in grado di dimostrare come dietro all’assegnazione della competizione al paese asiatico, avvenuta nel 2010, ci sia una ricca offerta fatta dallo stesso Qatar alla Fifa.
Vietati gli incentivi economici da parte dei Paesi interessi, il comitato qatariota si sarebbe servito della televisione di stato Al Jazeera (di proprietà proprio del comitato che vuole organizzare il Mondiale) per aggirare le regole. Il Qatar, infatti, avrebbe offerto circa 118 milioni di euro a edizione per la trasmissione dei Mondiali 2018 e 2022, con un ulteriore bonus di 118 mln se la seconda edizione fosse stata assegnata al Qatar. Insomma, una manovra ai limiti della legalità.
Come se non bastasse, ci sarebbe stata anche una seconda tranche di 430 milioni di euro che, unita alla prima da circa 350, porterebbe l’importo totale a circa 780 milioni di euro. Una cifra impressionante. Tale accordo fu ratificato dall’allora segretario generale Jérôme Valcke, successivamente squalificato per 9 anni e licenziato dal massimo organismo calcistico mondiale proprio per corruzione.
C’è di più: i documenti in mano al quotidiano britannico sarebbero al vaglio della polizia svizzera. Stando a quanto affermato da Damian Collins (membro del membro del parlamento inglese dove presiede al comitato che si occupa di digitale, media, cultura e sport) ci sarebbero ci sarebbero gli estremi affinché la FIFA rinunci ai soldi incassati e riveda addirittura l’assegnazione del torneo, mentre Al Jazeera spiega l’accordo definendolo estremamente trasparente e la cui presenza è tipica in eventi di questa portata.