Un derby perso, quello contro il Lecce, e la notte a Foggia si è trasformata in un caos. O meglio, in un incubo.

Ben tre intimidazioni da parte di sconosciuti nei confronti di giocatori e dirigenti. Ancora da stabilire se effettivamente ci sia correlazione tra il brutto periodo sportivo ed economico del Foggia e questi gesti.

Una delle vittime è l’attaccante Iemmello, al quale è stata bruciata la macchina in pieno centro. Meglio è andata ai fratelli Fedele e Franco Sannella, dirigenti del club: la bomba carta lanciata contro la Maserati di uno dei fratelli non ha provocato danni. Infine, un terzo episodio si è verificato a casa del centrocampista Busellato. Ignoti hanno lanciato petardi nel giardino della villetta del giocatore.

“La violenza non ha nulla in comune con lo sport”, ha commentato il sindaco di Foggia Franco Landella. “Tutti i tifosi rossoneri sperano che la squadra possa conservare la Serie B, riconquistata con fatica dopo 19 anni, ma non è ammissibile assistere ad atti criminali che non possono che fare male alla società del Foggia Calcio e all’intera città”.

“Ora preferiamo accertare i fatti, tra non molto incontrerò i vertici societari e le forze di polizia per cercare di fare il più possibile chiarezza sull’accaduto”  ha invece commentato il presidente Lucio Fares.

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