Il Napoli ha perso ieri la possibilità di accorciare sulla Juve, ma è l’involuzione di Insigne e Mertens che preoccupa Ancelotti
L’involuzione di Insigne e Mertens è il vero grande problema di questo Napoli. I due attaccanti sono letteralmente spariti dal tabellino dei marcatori.
Tralasciando i cori razzisti, gli errori di Mazzoleni reo di non aver sospeso la gara, dobbiamo concentrarsi sulle vere problematiche degli azzurri.
Partendo proprio dalla gara di ieri sera salta alla mente un dato e cioè il nervosismo e la mancanza di lucidità di Insigne, il quale si è fatto notare solo per la giusta espulsione.
Mai un guizzo del talento napoletano in tutta la gara, mai una giocata degna della sua classe e pochissima assistenza a Milik.
Quello che ha destato ancor più stupore è stata la mancata sostituzione del “Magnifico” quando sembrava la scelta più giusta. Rimasto in campo invece ha peggiorato la sua già tremenda partita beccandosi un’espulsione con i gradi di capitano, che gli costerà quindi almeno 2 giornate di stop.
La crisi di Insigne parte però da molto più lontano, infatti l’ultima rete messa a segno dal talento di Frattamaggiore risale a 8 partite fa, nella sfida in cui fu sommerso l’Empoli per 5-1 al San Paolo.
Stesso discorso vale per Mertens, il belga in questo ultimo scorcio di stagione si è spento, la forma non è più ottimale e la rete è diventata un tabù.
“Ciruzzo” è anch’egli fermo alla tripletta realizzata all’Empoli, da allora tante prove opache e sempre più rari i guizzi che lo hanno reso devastante.
Calo fisico? Difficile crederlo visto che il Napoli spesso ha vinto partite negli ultimi minuti. Allora quale sindrome sta colpendo due dei calciatori più funambolici della squadra di Ancelotti?
Insigne aveva iniziato alla grandissima la stagione nel nuovo ruolo; Mertens cecchino infallibile quando chiamato in causa, da mesi quasi gira a largo dalla porta.
Avvisaglie nelle ultime gare si erano avute, ma sono state coperte dai gol di Milik, di qualche centrocampista, dal gol di Albiol contro la Spal e dalle parate dei portieri.
Nel calcio però tutto torna ed è accaduto ieri, quando Zielisnki avrebbe potuto trasformare la gara in qualcosa di epico ed invece è stato poi Martinez a decidere il risultato.
Ancelotti ha bisogno di ritrovare i suoi bomber non tanto per il campionato, che sembra ampiamente chiuso, ma per l’obiettivo principale della stagione: l’Europa League.
Solo il buon Carlo può trovare la soluzione ai veri problemi, perchè il tempo delle scuse è finito, ci vuole anche una strigliata per puntare a diventare davvero una big e non sempre una bella incompiuta!
Patrizio Annunziata