Alex Meret, portiere del Napoli, è stato intervista da Kiss Kiss Napoli. Questo quanto raccolto da Minformo.com: “Il soprannome Albatros? Me l’hanno messo da poco i preparatori dei portieri qui a Napoli e ne vado fiero. Dicono che con le braccia riesco a coprire tutta la porta. L’albatro è l’uccello con l’apertura alare più grande.

Debuttare con la maglia del Napoli è stata una fortissima emozione, soprattutto perchè l’ho fatto al San Paolo davanti ai nostri tifosi, che mi hanno fatto sentire importante fin dal primo giorno di ritiro, sono eccezionali.

Il mio segreto è quello di cercare di scendere in campo il più tranquillo possibile. So di avere delle potenzialità e cerco di metterle in mostra. La tensione c’è, ma cerco di isolarmi e pensare alla gara.

Il gruppo che ho trovato qui è fantastico. Siamo tutti molto uniti dentro e fuori dal campo. Ci sosteniamo a vicenda proprio come una vera famiglia.

Lavorare con Ancelotti è un onore, c’è solo da imparare da lui. Lo noti subito che ha lavorato con tanti campioni, ma riesce comunque a trasmettere serenità e a mantenere il gruppo unito. E’ una figura fondamentale per noi.

Semplici mi ha fatto crescere e devo tanto a lui. E’ molto preparato così come il suo staff. Viene dalla gavetta e merita tutte le soddisfazioni di questo mondo.

La Spal è una squadra tosta e organizzata, quindi dovremo affrontarla con lo stesso piglio avuto contro il Frosinone. Sbloccare presto la gara può essere decisivo per noi.

A Cagliari vittoria voluta con tutte le nostre forze e arrivata grazia ad una magia di Milik.

Questo mese sarà molto importante per noi, ma dobbiamo pensare partita dopo partita.

Coppa Italia ed Europa League? Sono due competizioni nelle quali vogliamo arrivare fino in fondo. Non dobbiamo guardare il valore degli avversari sulla carta, ma affrontarli con la giusta concentrazione per passare i turni.

La Nazionale è l’obiettivo di tutti, ma adesso devo pensare solo a crescere col Napoli, se farò bene qui il resto verrà di conseguenza.

Io e Karnezis siamo veri amici, tra noi non c’è competizione, lavoriamo bene insieme fin dai tempi di Udine.

Che regalo vorrei per Natale? Quello di stare bene per poter giocare sempre. Sono stato già troppo tempo fermo per infortuni.

Crediamo nello scudetto. Il campionato è ancora lungo e non possiamo guardare ora la classifica, anche se sappiamo che la Juve è fortissima.

In cosa posso migliorare? Sono giovane, quindi in tutto”.

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