Il Napoli post eliminazione dalla Champions League viene completamente rivoluzionato per la penultima trasferta dell’anno a Cagliari da Ancelotti che tiene in panca accanto a lui il trio d’attacco: Insigne, Mertens e Callejon. Ed anche Albiol e Hamsik.

Automatismi spariti, lentezza e poche idee. Gli uomini scelti -nessun italiano con la maglia azzurra- hanno faticato a produrre gioco e occasioni da gol. Il promo tempo è da cancellare: un tiro sotto porta di Farias stoppato da Ospina è l’unica vibrazione. Era in fuorigioco.

Un Cagliari attento pressa in tutto il campo e lascia pochi centimetri agli avversari.
Maran può essere soddisfatto, Ancelotti per niente.

Ruiz torna in campo carico ed è il più pericoloso, Milik ci prova più volte. Il Napoli alza il ritmo ed assedia la difesa dei sardi. Cragno è reattivo.

Sono 30 i minuti disponibili per Mertens. Un cross a giro del belga trova alla perfezione Milik: capocciata, traversa e palla che rimbalza sulla linea. Sfortunatissimo il polacco.
Sono 20 i minuti disponibili per Insigne: seconda mossa di Carlo per sbloccarla. Maran ci prova con Sau.

A Callejon invece restano soltanto gli ultimi 10 minuti di Cagliari – Napoli.
I sardi con coraggio mettono paura al Napoli.

Al 90º esimo, una punizione guadagnata dagli azzurri al limite dell’area cambia la storia del match. Il polacco Milik pretende il pallone. Tiro a giro e Cragno battuto. Gol fantastico e grande risposta del polacco dopo le polemiche del gol mancato a Liverpool. Il Cagliari perde la sua prima gara in casa.

Il campionato è quasi sepolto, intanto le distanze tra le prime tre della classe restano invariate. Domani i sorteggi europei: il Napoli di Ancelotti dovrà compiere il massimo sforzo per raggiungere la finale di UEL.

Giuseppe Libertino

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