E’ arrivata come un fulmine al ciel sereno la notizia di disputare la gara di campionato Frattese-Afragolese a porte chiuse. Il vece presidente Lamberti della Frattese ha commentato questa ingiustizia
Il vice presidente Lamberti della Frattese ha rilasciato un’intervista esclusiva alla redazione di Minformo.com per commentare con rabbia e delusione la decisione presa di far disputare il big match di Eccellenza Frattese-Afragolese a porte chiuse.
Di seguito l’intervista completa:
Salve Sig. Lamberti, la gara più importante della prima parte di stagione per voi è stata vietata ai tifosi. Come se lo spiega?
“Parlo a nome mio ma anche a nome di tutta la società della Frattese Calcio, dal presidente D’Errico a ogni socio. Abbiamo appreso questa notizia con tanta ma proprio tanta incredulità. Non possiamo accettare le motivazioni espresse sul decreto del Prefetto, il quale ha etichettato la nostra tifoseria come violenta e recidiva di alcuni scontri in passato con la tifoseria dell’Afragolese. E’ tutto false e fa male a noi e alla cittadinanza di Frattamaggiore.
La verità è invece che c’erano tutti i presupposti per far giocare la partita con il pubblico presente anche perchè tra noi e i dirigenti dell’Afragolese c’è reciproca stima, in primis con il presidente Niutta con il quale ci siamo incontrati ad inizio settimana per pianificare il tutto.
Per noi è stato un duro colpo la decisione presa, perchè eravamo pronti a vivere una giornata di puro sport e sano divertimento ed invece ancora una volta ne esce sconfitto il calcio.
La Federazione e le Forze dell’Ordine dovrebbero riflettere, perche non è possibile che nel 2018 si continui a penalizzare chi fa sacrifici investendo nel calcio e chi ama questo sport.
Noi della Frattese vogliamo ringraziare tutti i dirigenti delle altre squadre, che ci hanno espresso la loro solidarietà e che erano anche pronti a fermare il campionato, per quello che tutti hanno giudicato un atti vile verso la nostra squadra e la nostra città”.
Avevate indetto anche la giornata nerostellata (non sono validi per l’occasione gli abbonamenti e anche le donne pagano il biglietto n.d.r.), ciò significa che subirete anche un notevole danno economico. Vi sentite perseguitati?
“Sicuramente subiamo da questa assurda decisione un danno economico notevole ma soprattutto e lo ripeterò sempre, non vogliamo che venga infangato il nome dei cittadini di Frattamaggiore, che assolutamente non meritano questo atteggiamento e quindi stiamo organizzando un sit-in di protesta.
La nostra tifoseria non si è mai resa protagonista di atti di violenza e questo è un dato di fatto, mentre quasi ogni settimana su altri campi accadono episodi incresciosi che restano impuniti.
Ancora adesso non capiamo le reali motivazioni di questo provvedimento, siamo allibiti”.
In genere quando la gara viene ritenuta a rischio si vieta l’ingresso alla sola tifoseria ospite, nel vostro caso è stata attuata una decisione ancor più drastica. La Frattese in cima alla classifica da fastidio e si cerca di penalizzarla?
“Non voglio sbilanciarmi, ma due cose le posso dire con fermezza assoluta, la prima è che se qualcuno cerca di destabilizzare il nostro ambiente sbaglia di grosso e poi state sicuri che domani i ragazzi scenderanno in campo ancor di più con il coltello tra i denti, perchè il sostegno avuto nella rifinitura di stamattina dai nostri tifosi ha dato una carica enorme.
Domani faremo l’impossibile per mantenere il primo posto, che abbiamo guadagnato con merito anche se non era il nostro obiettivo di inizio stagione, ma grazie al bel gioco e alla compattezza del gruppo creato da mister Ciaramella ci siamo ritrovati in testa e adesso non vogliamo fermarci.
Per concludere – afferma il vice presidente Lamberti – ci tengo a dire che ancora una volta che la decisione presa ha dell’assurdo, che per un attimo ci ha fatto anche pensare di lasciare questo calcio, perchè così si ammazza il calcio. Qui a Frattamaggiore domani sarebbe stata una giornata di sport e spettacolo civile con una cornice di pubblico stupenda. Sarebbe stato uno splendido spot per il nostro calcio con striscioni e bambini presenti, ma ci è stato negato, è stata negata una gioia alla nostra città.
Invitiamo chi di dovere a riflettere, chiudere gli stadi a questi livelli è un’assurdita come lo sono state le motivazioni scritte sul documento inviatoci dal Prefetto.
Il calcio è spettacolo non ammazzatelo”.