Carlo Ancelotti in conferenza stampa ha presentato la gara con la Stella Rossa. Questo quanto raccolto da Minformo.com: “Lo spirito e l’atteggiamento solito. E’ fondamentale iniziare bene questa gara importante, non decisiva, per passare questo girone. Intensità, applicazione, conterà questo. L’approccio dovrà essere totalmente diverso a quello di domenica.

Il pareggio di domenica non cambia di una virgola il mio pensiero sulla squadra. Ho a disposizione una grande rosa e andiamo avanti per la nostra strada, le critiche fanno parte del gioco.

La Stella Rossa è stata sottovalutata al momento del sorteggio, infatti ha battuto con merito il Liverpool e so che è una squadra organizzata che punterà sul contropiede. Hanno un’identità chiara e definita, per vincere bisognerà attaccare bene e difendere bene perché non si giocherà ad una porta, ma se la giocheranno per qualificarsi.

Non scenderemo in campo pensando a cosa faranno PSG e Liverpool, perchè ripeto questa gara non è decisiva ce ne aspetterà un’altra. Noi dobbiamo vincere e poi faremo i nostri calcoli.

L’obiettivo è quello di passare il turno, non importa se domani o all’ultima giornata. Le 4 partite ci posizionano bene in un gruppo quasi impossibile, ora serve la ciliegina su una torta ben costruita.

Mi auguro di poter regalare domani una gioia ai tifosi che non abbiamo dato domenica. Il nostro pubblico merita il meglio sempre.

Rispetto al Chievo dobbiamo cambiare l’approccio iniziale. Abbiamo commesso degli errori che domani non dovranno ripetersi.

Molti sono sorpresi della nostra posizione in classifica nel girone e adesso mi sbilancio, se non passiamo il turno siamo dei coglioni.

Problemi in attacco? Non abbiamo avuto problemi in attacco, la media è alta, il gioco d’attacco è determinato non solo dai singoli attaccanti, ma da come la squadra sfrutta il gioco d’attacco, gli inserimenti da dietro, i passaggi. Finora non abbiamo avuto problemi, ma individualmente ci possono stare momenti di forma di uno migliore rispetto ad un altro. Domenica il gioco è mancato collettivamente.

L’urlo del San Paolo lo si sente in tutta la città: è il più bello di tutti”.

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