A Radio Marte nella trasmissione “Si gonfia la rete”  è intervenuto Sergio Pellissier, attaccante del Chievo. Questo quanto raccolto da Minformo.com“Lottare ogni giorno per il posto fa rimanere giovani.

Napoli-Chievo? Nel calcio non c’è nulla di scritto prima di giocare per cui tutto può succedere. Domenica giocheremo su un campo difficilissimo quale è il San Paolo e contro una delle squadre più forti in Italia. Noi non stiamo attraversando un bel momento e certamente il Napoli non è la gara più semplice.

Abbiamo trascorso un’estate difficile, avevamo il pensiero e la paura della retrocessione per cui non siamo partiti al meglio. Adesso però possiamo risalire perchè è arrivato un allenatore che crede in noi. Di Carlo ha passato anni difficili ed ha portato al Chievo determinazione, voglia e fiducia. Credo che possa insegnare a chi non sa cos’è il vero Chievo che questa squadra non molla mai e che lotterà fino all’ultima giornata per la salvezza. E, se non dovesse arrivare, non tireremo i remi in barca.

Ventura? Se accetti il Chievo sai che dovrai fare un’impresa. Ciò che mi ha dato fastidio è che tutti noi calciatori, bravi o scarsi che fossimo, ci siamo messi a disposizione dell’allenatore che ha delle idee chiare e vuole un bel calcio. Non è da Chievo giocare un bel calcio, ma ci abbiamo messo tutta la buona volontà e appena qualcosa iniziava a vedersi, lui è andato via. Ecco perchè mi ha dato fastidio: abbiamo perso un mese per ricominciare e appena si è visto qualcosa abbiamo dovuto ricominciare con un nuovo allenatore.

Inglese, attaccante da Napoli? E’ un ottimo attaccante, è un bomber che si crea l’occasione e quando c’è da sacrificarsi, non si tira mai indietro. Lo scorso anno ha fatto la sua parte col Chievo, è uno che fa gol serve sempre e ci manca indubbiamente, ma può ancora migliorare. Se se è da Napoli, Inglese potrà dimostrarlo solo giocando nel Napoli.

Ventura è un bravo allenatore, ha le mie stesse idee sul calcio, ma per creare una squadra che gioca come vuoi, devi avere tempo e non è facile quando hai bisogno di risultati concreti. Di Carlo è più pragmatico, guarda prima di tutto al risultato”.

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