TORINO – Ancelotti a Torino presenta oggi quattro sorprese ed il suo 4-2-3-1 con Luperto in difesa, Rog a centrocampo ed in attacco lancia Verdi e Mertens con Insigne e Callejon.

L’ex Mazzarri, con Iago fermo ai box, punta sulla coppia Belotti – Zaza. Si apre il sipario dell’Olimpico: Torino – Napoli è il match delle 12:30, giornata cinque della nostra serie A, targato Dazn.
Una settimana a studiare tutte le mosse tattiche per fermare l’avversario, poi ci pensa Moretti con una frittata in difesa a stravolgere la gara al pronti-via. Insigne fredda Sirigu con un destro fulminante sotto la traversa e la gara pende subito dalla parte del Napoli.

Ancelotti stringe i pugni al gol, Mazzarri è bollente e fa volare la cravatta.
Il Napoli gioca da grande squadra, con Insigne che delizia tutti, il Toro è contratto. Tutto sotto gli occhi dei De Laurentiis e di Cairo. Zaza e Belotti sono troppo vicini, Falque è un’assenza troppo pesante.
Gli azzurri con i quattro funamboli in attacco sono inarrestabili ed il debolissimo Toro senza De Silvestri in difesa, altra assenza pesante, è frastornato.
Mertens e Verdi sono in perfetta sintonia, il secondo gol è fantastico dell’ex granata che raddoppia grazie ad un assist al bacio del belga. I granata sono in balia dei partenopei. Primo tempo divino del Napoli: dopo sei gare ufficiali, il miglior approccio alla partita dell’epoca Ancelotti.
Un’ingenuità di Luperto ad inizio ripresa riapre la partita e riscalda l’arena di Torino: fallo su Berenguer e Belotti trafigge Ospina.
Ma un imperdonabile errore di Izzo la richiude dopo 15 minuti di un buon Toro sceso in campo nella ripresa.
Contropiede, approfitta Callejon, palo, Insigne non perdona. Lorenzo senza limiti, oggi.
Il match torna sui binari partenopei che controllano la partita per tutto il secondo tempo. Il tutto davanti ai tifosi granata e ben 2000 tifosi napoletani.
In attesa della Juventus a Frosinone, il Napoli è in testa al campionato con 12 punti dopo 5 gare. E con una grande condizione fisica oggi ha regalato solo una quindicina di minuti al povero Torino.
Mazzarri si ferma ancora, 5 punti in 5 partite: inizio molto modesto.
Il Napoli è passato da un allenatore (Sarri) che non toglieva i suoi 11 titolari nemmeno sotto tortura ad un altro (Ancelotti) che fa quello che vuole mostrando tutta la rosa in Italia ed in Europa.
Milik deve essere l’unica alternativa tattica dell’attacco azzurro.

GIUSEPPE LIBERTINO

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