Un gol che vale oro quello di Lorenzo Insigne, impiegato oggi in una nuova posizione, sul finale di Napoli – Fiorentina che scioglie un match ingarbugliato. Una partita delicata ed avvolta tra mille polemiche con i protagonisti ormai noti a tutti.
Una gara da 0-0 quella tra Ancelotti e Pioli, poi un lampo: assist di Milik ed un velenoso destro del capitano azzurro che stende la viola. Tre punti preziosissimi che cambiano la storia di questo incontro ma forse anche della settimana che precede la Champions League. Un pari avrebbe portato ulteriori contestazioni, la vittoria dona serenità agli azzurri pronti per la prima gara europea della stagione, a Belgrado contro la Stella Rossa.
Il Napoli ci ha provato più volte ma le conclusioni sono sempre state imprecise. La Fiorentina sembrava in controllo del match ma mai pericolosa. Oggi non ha impressionato.
Oggi sembra che il calcio sarriano stia andando ad esaurirsi. Irrompe il calcio di Ancelotti, non spettacolare, non entusiasmante ma fondamentale sono i punti e la classifica.
Ma è faticoso entusiasmare e ci vorranno mesi per vedere i partenopei al 100%.
La squadra è più lunga rispetto al passato, i brevilinei faticano a recuperare, Allan corre troppo, è tutto più difficile. Forse i benefici arriveranno in champions, il Napoli verrà attaccato ed avrà più spazio per ripartire.
Carlo vuole piazzare il suo timbro da subito. Cambia tutto, fa giocare tutti ed anche in ruoli diversi. Non ha paura di nessuno. Ma attenzione Carlo. I rischi sono sempre dietro l’angolo.
Oggi ha scelto Mertens ma credo non possa far a meno anche della sua boa Milik. Ha sempre giocato così in passato.
Una boa e non più i 3 funamboli davanti tutti insieme. E con un centrocampo a 4, con Piotr Zielo più libero di offendere.
Infine la retroguardia: oggi Karnezis non Ospina, chissà come Carlo gestirà il portiere con il ritorno di Meret. Bene i centrali, poco convincenti gli esterni.
Nove punti in quattro gare, domani la Juventus, l’Inter è giù, rivediamo il Milan e le romane e tireremo un’altra linea dopo il primo mese di serie A.