ROMA – Il ritorno di Carlo Ancelotti in Italia ha stuzzicato la curiosità dei francesi tanto che sull’edizione di questa mattina L’Equipe ha dedicato uno speciale di due pagine al Napoli. Tra i protagonisti, però, c’è il presidente De Laurentiis che non si è fatto sfuggire l’occasione di lanciare l’ennesima frecciata all’ex ex tecnico Maurizio Sarri. «Della scorsa stagione – dice – resta sì il piacere di aver giocato bene ma anche l’amarezza di non aver vinto. A Sarri abbiamo dato tutto e in tre anni non abbiamo vinto niente». Di Ancelotti, De Laurentiis dice: «È una persona deliziosa, entrata per sbaglio nel mondo del calcio. Avrebbe fatto cose straordinarie in qualsiasi settore. Perché è un uomo sereno che non ha rivincite da prendere, che esprime equilibrio e l’equilibrio è una virtù rara». Ancelotti, nel frattempo, sorride e replica: «Vedremo se la penserà così anche quando avremo perso una o due partite».
Nello speciale c’è spazio quindi anche per le dichiarazioni del tecnico che spiega il suo ritorno in Serie A. «Napoli ha pensato a me e io avevo voglia di tornare in Italia – spiega Carletto –. Non ne ho fatto una questione economica. L’Inghilterra mi attirava, è vero, ma quando sono stato contattato dal Napoli mi sono detto che era giunto il tempo di tornare, l’ultima esperienza all’estero (Bayern Monaco) mi aveva provato».
Queste le parole di Sarri in conferenza stampa: “Prima di tutto devo dire grazie a Rafa Benitez perché quando arrivai a Napoli ebbi subito la sensazione che la squadra fosse pronta per giocare il mio calcio – dice Sarri -. Se fossi arrivato dopo un altro allenatore forse per me sarebbe stato più difficile. Perciò lo devo ringraziare perché so come lui sia un grande tecnico. Sappiamo che domenica sarà una gara molto complicata e che affronteremo un avversario molto pericoloso. A Newcastle, l’anno scorso, ci hanno person Manchester United e Arsenal. In Italia è una guerra prima del calcio d’inizio, ma se dopo 20′ una delle due squadre è sul 2-0, la partita è finita. Qui invece è una festa prima, una guerra durante. Quale calcio preferisco? Sicuramente questo”.
Tratto da Corriere dello Sport.it