“Massimo Ferrero non vuole giocare: le partite si recuperano, i morti no”. Con queste parole ha esordito il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ai microfoni di RMC Sport, durante la trasmissione Maracanà. Queste le dichiarazioni del patron blucerchiato:

Che risposta ha avuto dagli altri presidenti in merito al rinvio?

“Il presidente di Lega Miccichè sta valutando la situazione e sono certo che accoglierà il mio appello, è un uomo di spessore. Sampdoria, Fiorentina, Milan e Genoa non giocano. Si è unita anche la Juventus. Non ho sinceramente il coraggio di pensare ad esultare in un momento come questo: ci sono ancora dispersi sotto le macerie, non posso pensare di mandare in campo i miei ragazzi. Lo sport è cultura, è vita: occorre fermarsi un attimo e riflettere. A casa mia comando io. Domenica potremmo portare un messaggio di continuità di vita, ma ognuno la pensa a modo suo. Per quanto mi riguarda, sabato non giochiamo”.

Conferma dunque che anche la Juventus ha dato la sua disponibilità a non scendere in campo?

“Ho sentito l’amministratore delegato Marotta e mi ha confermato che l’intenzione della Juventus è quella di non scendere in campo, dandomi pieno sostegno. Poi ovviamente facciamo parte di una Lega e in questo senso aspettiamo la decisione del presidente Miccichè. A prescindere da questo, però, la Sampdoria non intende giocare”.

Avete in programma delle iniziative per portare aiuto alle famiglie colpite dal dramma?

“Io sono uomo del fare, non del dire. Aspettiamo e vediamo, in questo momento l’emozione e lo scoramento sono preponderanti ed è difficile anche riorganizzare le idee”.

Vuole mandare un messaggio a Genova e ai genovesi?

“Sono uomini coraggiosi e meravigliosi: viva la città di Genova, sono certo che si rialzerà ancora come ha sempre fatto. Sono certo che ci sarà una reazione positiva: si faccia sì tutti insieme che queste tragedie non si possano mai più ripetere. Rialzati, Genova!”

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