ROMA – Avanti, adagio: procedendo a destra, però osservando il mondo, allungandosi su Stefan Lainer e consapevole che c’è dell’altro, incurante dell’ansia e proiettato a domarla con l’indispensabile autocontrollo. È una corsa lieve, non induce allo stress, è un andamento morbido per concedersi il tempo giusto di un allungo, sempre su quella fascia, dove è rimasto Elsed Hysaj e poi c’è un vuoto da colmare. L’Idea, quella originaria, rimane lì, inchiodata a promesse già fatte e a immancabili rinvii: il mercato è una lunga storia che andrà in esaurimento il 17 agosto, poco prima di rimettere la palla al centro, contiene in sé trucchi e strategie, e aspettando che la Red Bull diventi più ragionevole e magari liberi Lainer, al quale ieri è stato concesso di allungare le proprie vacanze e risparmiarsi il ritrovo d’inizio campionato, s’è fatto un giro nei propri pensieri ed ha riscoperto una antica passione, peraltro mai sopita.

LA SUGGESTIONE – Matteo Darmian ha ventotto anni (29 a dicembre), è reduce da un “master” di tre anni con il Manchester United, ha cominciato dall’alto, nel Milan e con Carlo Ancelotti, dunque ne ha accumulata di esperienza, a ogni livello, e, soprattutto, sa stare sia a destra che a sinistra: il profilo, s’intende, è di carattere internazionale e Giuntoli lo ha messo lì, nel taccuino della spesa, una amabile suggestione da conservare nel caso in cui cambi qualcosa in questo pazzo, pazzo mondo.

IPOTESI – Darmian rimane nella penombra, è una ipotesi da custodire e tenere a mente, perché al mercato non si sa mai quel che può capitare con tutte quelle clausole che ci sono. Ne ha una pure Hysaj, vale cinquanta milioni di euro, e almeno fino al 30 giugno, l’ultimo giorno buono per esercitarla, varrà comunque la pena di cautelarsi, così per il gusto di farlo.

Fonte: Corriere dello Sport.it

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