ROMA – Pekerman faceva bene a non fidarsi. Il precedente, 4-1 per la Colombia in Brasile nel 2014, poteva nascondere le insidie del match. Il ct, con Cambiasso come vice, sapeva bene che sarebbe stata una storia diversa, e purtroppo per lui aveva ragione. Il Giappone si è vendicato e ha vinto per 2-1 meritatamente.
LE SCELTE – Certo, qualche scelta di Pekerman farà discutere, come quella di lasciare in panchina a sorpresa la stella James Rodriguez – che non era al meglio per un affaticamento muscolare – insieme con Bacca e Muriel. In attacco non poteva mancare Falcao, sulla destra c’è lo juventino Cuadrado. Nel Giappone l’interista Nagatomo, tornato dal presito al Galatasaray.
SKOMINA – L’arbitro del match è Skomina, quello che tanto ha fatto discutere per alcune decisioni in Roma-Liverpool, soprattutto quella di non concedere il rigore ai giallorossi nella ripresa per un evidente fallo di mano di Alexander-Arnold sul tiro di El Shaarawy. Stavolta il fischietto sloveno il fallo di mano dopo 3′ di Carlos Sanchez lo ha visto bene: rigore al Giappone e rosso per il colombiano. Che non sarebbe stata una passeggiata come nel 2014 Pekerman se lo aspettava, ma non poteva certo immaginare una partenza così in salita. Dal dischetto Kagawa batte Ospina, anche se non calcia benissimo, e porta in vantaggio il Giappone. La Colombia prova a reagire ma l’inferiorità numerica si fa sentire.
CUADRADO FUORI – A farne le spese è Cuadrado, che al 31′ viene sostituito da Barrios. Falcao cerca il guizzo giusto e in un paio di occasioni ci va molto vicino. Al 38′ si procura una punizione che Quintero trasforma calciando sotto la barriera: Kawashima si allunga e la blocca, ma solo quando la palla ha già varcato la linea e l’arbitro assegna il gol grazie alla goal line technology. La Colombia prova a rispondere e va subito vicina al pareggio con James Rodriguez.
OSAKO GOL – Nella ripresa il Giappone prova a spingere e sfruttare la superiorità numerica. La tattica funziona, perché la Colombia va in difficoltà e serve un super Ospina per salvare la porta in un paio di occasioni. Pekerman fiuta il pericolo e si gioca l’asso nella manica: al 59′ James Rodriguez entra al posto dell’autore del gol Quintero. La Colombia però non riesce ad alzare il baricentro e comincia a soffrire. Al 70′ entrano insieme gli ex milanisti Honda per il Giappone e Bacca per la Colombia. Al 73′, dopo aver fallito un gol clamoroso, il Giappone trova il gol del 2-1 con Osako che di testa batte Ospina su calcio d’angolo perfetto di Honda. Non impeccabile in uscita il portiere della Colombia fino a quel momento autore di un’ottima prestazione. La squadra di Pekerman prova a gettarsi in avanti alla ricerca del pareggio, ma la stanchezza si fa sentire. Il Giappone gestisce il vantaggio e si porta a casa una vittoria meritata.
Fonte: Corriere dello Sport.it