NAPOLI – E adesso che si ricomincia, che il passato sa (ma solo apparentemente) d’una terra lontana, ciò che resta del Napoli è la sua idea di calcio, la sua modulazione, la natura sempre amabilmente gioiosa e il Progetto. […] E non c’è neanche lontanamente il sospetto che si debba rivoluzionare, non sia mai detto: ci sono pilastri intoccabili (da Insigne a Zielinski, da Koulibaly a Milik), e semmai dovrà parlare il mercato, per suggerire d’intervenire; e, ce ne fosse la possibilità, si potrà anche sognare Karim Benzema (30) un ingaggio per il momento fuori dalla portata, però anche il piacere di ritrovare Ancelotti.

[…] Serviranno quattro (al massimo cinque) innesti, e il primo, Federico Chiesa, sarebbe stato gradito a chiunque, perché in quel ventenne è indiscutibile il talento Però resterà un’ossessione: De Laurentiis ci ha riprovato ancora, come nei mesi scorsi, è andato dritto al cuore del problema, ha offerto cinquanta milioni di euro alla Fiorentina e si è sentito educatamente rispondere dal suo amico Diego Della Valle «no, grazie: non lo cediamo».

E allora il Napoli guarderà altrove per le corsie, consapevole che qualcosa dovrà fare, tenendo sempre presente Suso del Milan (24) ma anche Verdi (26) del Bologna e Politano (25) del Sassuolo. Sarà ancora 4-3-3 e, nel caso, 4-4-2; e comunque nei radar ci sono Arturo Vidal (31) del Bayern e Leandro Paredes (24) dello Zenit sostanzialmente diversi ma uomini per addobbare, e in che modo, la metà campo.

Fonte: Antonio Giordano per Corriere dello Sport.it

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