NAPOLI – C’era una volta… Cominciano sempre così le favole, pure quelle nelle quali non si intravede il lieto fine. Ma c’era una volta un attacco atomico, qualcosa (quasi) di surreale: una squadra, ed era il Napoli, capace di andare sistematicamente oltre quota cento nelle sue stagioni pazzesche (era capitato due volte con Benitez; è successo due volte anche con Sarri) e che adesso, ma chi l’avrebbe mai detto, ha scoperto quanto sia difficile segnare. Milano è «stregata», diciamo così: per due volte, in un mese, finisce 0-0, ed è la sesta partita stagionale in cui il Napoli non riesca ad essere se stesso, a graffiare come pure ha saputo fare in passato ma anche recentemente.

L’ANDATA – C’era una volta, poi neanche tanto tempo fa, una squadra che nel girone d’andata, nelle sue prime dieci giornate, era stata in grado di segnare trentaquattro gol: è passato qualche mese, neppure parecchio, e nello stesso periodo si scopre che mancano dieci reti, un gap che s’avverte mica solo statisticamente ma anche tecnicamente.

DOVE STA MERTENS – C’era una volta il principe azzurro, e quello si chiama ancora Dries Mertens, che un anno fa si è inventato un nuovo

ruolo, il centravanti, ha scoperto una inedita dimensione, è stato capace di arrivare a trentaquattro gol: s’è fermato pure lui, così all’improvviso, e ormai non segna da cinque giornate (contro la Roma e fu inutile), per lui una immensità.

Fonte: Corriere dello Sport.it

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