ROMA – Se non avete ancora lanciato lo smartphone dalla finestra dopo la parata di Donnarumma al 91′, vi giriamo subito il link per vedere le partite che mancano da qui alla fine del campionato. Abbiamo infatti la sensazione che di questa partita con il Milan, i tifosi del Napoli vogliano sapere poco o nulla. Perché poco e nulla sono state la coppia protagonista della partita di San Siro, fino a quando non è arrivato il terzo incomodo per Sarri: il tuffo fantastico di Donnarumma sul tiro di Milik. Un’occasione, l’unica, che ha risvegliato i tifosi fino a quel momento annoiati in tribuna: tra questi tanti vip, da Geri Halliwell, l’ex Spice Girl vestita da calciatrice, a Gullit. Passando per Grobbelaar, ex portiere del Liverpool.

A proposito di portieri, erano due oggi quelli in campo per il Milan. Uno con la maglia azzurra ma con la rossonera prenotata da tempo, l’altro con il cartellino “100” sotto la voce “presenze in serie A”. Reina Donnarumma forse non saranno compagni di squadra il prossimo anno ma a Milano si sono esibiti entrambi, in un curioso confronto a distanza (ravvicinata). Reina reattivo, Donnarumma sublime. La sua parata non solo vale il prezzo del biglietto, ma anche quello del cartellino del ragazzo che a 19 anni e 49 giorni ha già fatto vedere tanto nel nostro campionato.

Un po’ di occasioni nel primo tempo, sulla bilancia un equilibrio evidente anche per la qualità delle azioni create dalle due squadre: al 5′ il tiro di Bonaventura deviato in angolo da Reina. Al 10′ il colpo di testa mancato di Kalinic dopo il cross perfetto di Suso per il compagno. Il Napoli? Esce meglio nel secondo tempo, la pressione aumenta fin dal primo minuto ma il Milan ha preparato bene la partita. E per Sarri le cose si fanno complicate.

Cose che cambiano al 20′ della ripresa. Fuori Hamsik, dentro Zielinski. E poi Milik per Mertens. Sarri rimescola il piatto, senza aggiungere ingredienti segreti. Su Twitter li avrebbero fatti prima, soprattutto per la prova – opaca – di Mertens: fino al momento della sostituzione, soltanto Reina ha toccato meno palloni di lui (21 il portiere, 26 il belga). A proposito di critiche, quelle a Kalinic non sono virtuali. Ma fischi veri e propri. San Siro saluta così la sostituzione conAndré Silva al 25′. Per l’ex viola, oltre all’occasione del primo tempo, il vuoto: appena 8 palloni toccati.

Dell’occasione di Milik, della parata di Donnarumma abbiamo già detto. Per il resto è 0-0, un risultato che porta il Milan a mantenere la propria imbattilità in casa (7 partite, 4 vittorie e 3 pareggi) senza subire gol. Una difesa di ferro contro la quale si è scontrato il Napoli e Insigne: l’attaccante aveva di fronte la sua vittima preferita, sei reti complessive segnate al Milan.

Fonte: Corriere dello Sport.it

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