Il Napoli sembrava aver mollato la presa. La stanchezza fisica e mentale hanno debilitato gli azzurri e per battere un coriaceo Chievo c’è bisogno solo della freschezza dei ‘panchinari’ di Sarri: Milik e Diawara. Due goal, due botte di entusiasmo all’ambiente azzurro ed alla capolista Juventus. Il Chievo di Maran passa in vantaggio con Stepinski assistito dall’ex Giaccherini, poi, in due minuti, una botta di vita che mancava da un po’ di settimane all’affaticata truppa di Sarri. Al minuto 89 il campionato era virtualmente finito, al 91 magari nulla è cambiato ma sono tre punti pesanti raccolti dagli azzurri nel finale miracoloso di questo pomeriggio al San Paolo di Napoli. Un messaggio chiaro a Sarri è arrivato. Mertens sbaglia un rigore, Insigne battibecca nuovamente col pubblico, Sorrentino del Chievo para tutto quello che c’è da parare (terzo rigore in campionato), il pubblico torna a imprecare contro la società, c’è anche un rigore netto per gli azzurri non assegnato. Poi, la luce in fondo al tunnel vista e presa dagli uomini che tengono spesso calda la panca a Sarri. Milik non può più farlo, il polacco é la valida alternativa al tridente azzurro che ad oggi non ne ha più. Scenario stravolto al minuto 95: gioia, tripudio, i ragazzi sotto la curva a saltare entusiasti. Juventus 81, Napoli 77: i bianconeri aspettano la Sampdoria e gli azzurri andranno a Milano per tenere vivo il campionato in attesa della resa dei conti fra due settimane a Torino.
GIUSEPPE LIBERTINO

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