Lo spagnolo Fabian Ruiz, ha rilasciato un’intervista a Kiss Kiss Napoli e le sue dichiarazioni sono state raccolte da Minformo.com: “Segnare al Sassuolo è stato importante, sono molto felice anche perchè è stato il mio primo gol al San Paolo.
Ho baciato il tatuaggio perchè lo facemmo insieme io ed il mio amico Alvaro ed a lui ho voluto dedicare la rete.
Mi destreggio meglio in mezzo al campo, ma gioco ovunque il mister vuole e poi anche sulla fascia riesco a cavarmela.
Con Ancelotti mi trovo benissimo, ha subito avuto fiducia in me e riesce a trasmettere carica e tranquillità, per me lui è molto importante.
Lo scudetto è difficile perchè i punti da recuperare sono tanti. Giochiamo per vincere tutte le gare e poi si faranno le somme.
Giocare al San Paolo è bellissimo, uno stadio unico con un grandissimo tifo.
All’inizio ho avuto qualche difficoltà qui da voi, non capivo la lingua, adesso va molto meglio, sia i tifosi che la società sono stupendi.
I tifosi quando mi incontrano mi dicono che gioco bene e sono forte, questo è molto importante per me anche se so che sono giovane e devo ancora migliorare.
Una chiamata in Nazionale la sognano tutti, ma io sono concentrato sull’Under 21 poi è normale che se Luis Enrique dovesse chiamarmi ne sarei onorato.
Gli spagnoli che già erano qui mi hanno aiutato tantissimo, sono bravi ragazzi tutti e poi soprattutto amici.
Ora gioco più vicino alla porta e sono felice di segnare, ma anche fare gli assist non mi dispiace.
L’Europa League è ambita da tutte le squadre, ma noi siamo forti e vogliamo vincerla.
Mia madre è la persona più importante della mia vita, lei ha fatto tanti sacrifici per me e adesso voglio solo ripagarla.
Mi spiace ma sul cibo preferisco il prosciutto alla mozzarella e le tapas alla pizza. Anche se a Napoli questi prodotti sono eccezionali a me personalmente non piacciono molto.
Mertens mi ha subito accolto come un fratello, esco spesso con lui anche a cena mi ha fatto conoscere Napoli anche se stare per strada è difficile, non si sta tranquilli, ma va benissimo così.
Ecco Mertens è il mio Fratè, unica parola napoletana che ho imparato.
Il mio idolo è sempre stato Xavi, faceva cose incredibili, mi piacerebbe fare in Nazionale quello che ha fatto lui”.