La “falsa” ripartenza del 25 Maggio sta mettendo in ginocchio l’economia di tante associazioni sportive in Campania.

Sono già molte le scuole calcio che hanno alzato bandiera bianca, rimandando tutto all’anno prossimo. In Campania la crisi scaturita dall’emergenza passa anche in questi centri sportivi, chiusi per tre mesi. Riaperti dal 25 Maggio, le polemiche non sono comunque mancate.

In effetti la ripartenza ha più vuoti che altro: ci si può allenare in gruppi individuali, ma bisogna evitare assolutamente le partitelle. Ora spiegate questo ad un bambino che quando vede un pallone l’unica cosa che capisce è che bisogna fare goal. Come gli si può dire di allenarsi da parte, senza marcare i compagni. È tutto così irreale. E se la situazione dovesse continuare parecchi saranno i piccoli che inizieranno a stufarsi della non competitività dello sport. Ancor più criticata la situazione legata a chi ha da gestire un campo che per mesi non ha visto fitto di partite e continua ad essere abbandonato, causa emergenza e impossibilità di rispettare le norme.

Questi i principali temi reclamati dalla protesta di stamattina , con la speranza che presto potranno tornare anche le partite tra amici, non solo quelle da cui si ricavano i milioni.

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