L’atmosfera non è certo delle migliori, perché non c’è voglia né motivo di festeggiare considerando lo stato attuale delle cose, soprattutto in campionato. Una crisi che sembra portare all’addio di Ancelotti (domani sarà il giorno della verità), con la qualificazione agli ottavi di Champions che nemmeno dovrebbe bastare per evitare un clamoroso ribaltone sulla panchina azzurra. Il presente è incerto, la tifoseria è sfilacciata e si respira un clima gelido a Fuorigrotta. I primi sorrisi li regala Hamsik, gli azzurri vincono per la prima volta in Champions League con quattro gol di scarto e si qualificano come secondi nel girone E, alle spalle del Liverpool campione in carica. Mertens dagli undici metri nella ripresa arrotonda la pregevole tripletta del rientrante Milik dei primi trentasette di gioco. Sugli scudi il centravanti polacco e Allan. E sono applausi per tutti stavolta, che servono a difendersi dal freddo di un inverno arrivato troppo in anticipo.

Napoli è Milik culure: azzurri belli e vincenti in Champions. Top e flop di Napoli-Genk

NAPOLI (4-4-2):

Meret 6.5: bada al sodo senza sbagliare praticamente nulla, quando serve c’è.

Di Lorenzo 7.5: è l’innesco di tante azioni pericolose del Napoli. Al di là dei numeri, c’è un’eccezionale continuità di rendimento in ogni zona del campo. Raggio di sole.

Koulibaly 7: da difensore non sbaglia nulla, sfiora anche il gol del vantaggio dopo un giro di lancette colpendo una gran traversa.

Manolas 6.5: dimostrazione d’affidabilità, non sbaglia quasi nulla andando costantemente a ronzare sugli attaccanti del Genk. Si nota meno di Koulibaly, ma fa il suo senza storie.

Rui 6.5: non si distrae mai, tiene alta la concentrazione, anche quando i nervi dovrebbero essere rilassati. Bene così.

Callejon 6.5: si fa piacere per il lavoro che fa e per la saggia gestione della palla. Corre e lotta con spirito guerriero.

(34° st Llorente sv)

Allan 7.5: fa ripartire la squadra con grandi strappi e accelerazioni che aprono i fianchi del Genk. Gestisce con bravura il possesso, verticalizza di fino.

Ruiz 6: diligente nella ripresa, con tocchi illuminati. Il brutto primo tempo influisce sulla media.

Zielinski 6.5: esce dai blocchi come miglior centometrista: e poi continua a correre, ad accelerare, con sana e lucida follia.

(27° st Gaetano 5.5: esordio assoluto in Champions, l’emozione prende il sopravvento)

Mertens 7: in tutta la partita ci sono la sua abnegazione, il suo calcio, la sua voglia di ribaltare il risultato. E poi tanta generosità (vedi il rigore concesso a Milik per la tripletta) e il gol. Applausi.

Milik 8: la prima tripletta con la maglia azzurra lo ha esaltato. Saremo nostalgici, ma quanto è bello vedere un centravanti del genere: regala giocate d’autore e tre gol non banali.

(33° st Lozano sv)

Allenatore: Ancelotti 7: Il pregio più importante è psicologico: tiene la squadra concentrata con tutto il caos che c’è attorno. Gliene va dato atto. Domattina si incontrerà a Roma con De Laurentiis per discutere sul futuro. Non si dimette: dovessero esserci margini di tregua si proseguirà fino a fine stagione, se invece (come sembra) sarà addio è pronto l’allievo Gattuso a prenderne il testimone.”Ho detto che non voglio essere giudicato per quello che ho fatto, devo essere giudicato per quello che sto facendo e in questo momento i risultati in campionato del Napoli non sono soddisfacenti”.

GENK (3-4-3): Vandevoordt 4.5; Maehle 4.5, Dewaest 5, Lucumi 5, De Norre 5.5 (37° st Borges sv); (37° st Neto sv) Hrosovsky 4.5, Berge 5.5, Ito 6; Paintsil 6, Onuachu 6, Samatta 5.5 (18° st Bongonda 5.5). Allenatore: Wolf 5.5.

di Andrea Fiorentino

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