Attacco inceppato, il Napoli si ferma al palo. 0-0 e occasione persa

Alla Luminus Arena di Genk il Napoli avrebbe dovuto onorare sul campo il suo ruolo di grande favorita, soprattutto per non depauperare la gara contro il Liverpool alla prima. Non era una gita di piacere, e si sapeva. Le cenerentole, talvolta, possono giocare brutti scherzi (vedere Stella Rossa lo scorso anno). Nel primo tempo due grandi assenti: Insigne – clamorosamente in tribuna – e il gol. La gara è in alcuni frangenti vibrante con tante sono le occasioni da rete, molta intensità dei padroni di casa, Meret è prodigioso due volte su Samatta e Berge. Gli azzurri di Ancelotti faticano a imporre gioco, ma creano i pericoli più limpidi: tre legni (due traverse Milik, un palo Callejon) e un salvataggio sulla linea di Hrosovsky su tiro a botta sicura dell’ex Koulibaly. Ancelotti deve essersi fatto sentire negli spogliatoi, perché i suoi ragazzi sembrano giocare con disinvoltura e discreto piglio ma i belgi, grazie ad una prestazione generosa e coriacea, dopo aver subito un punteggio tennistico dal Salisburgo inchiodano sullo 0-0 i partenopei.

NAPOLI

Meret 7: fa il suo dovere, la sua porta è salva. Una delle pochissime certezze di questo Napoli di inizio stagione.

Di Lorenzo 7: cuore della difesa e animatore del pressing, su entrambe le fasi e le fasce. Ad oggi, il miglior colpo del mercato azzurro.

Manolas 6: tiene sempre alta la concentrazione, sia negli uno-contro-uno che sulle palle alte.

Koulibaly 6.5: soffre un po’ quando s’accende Samatta, ma non combina guai. Attento e propositivo anche in attacco, la difesa avversaria respinge bene una sua battuta a colpo sicuro.

Mario Rui 6: si cala perfettamente nella partita. La sorte, però, gli fa un brutto scherzo. E si fa male sul più bello… L’infortunio lo toglie di scena e la sua mancanza, in fase offensiva, si fa sentire.

33° Malcuit 6: sostituisce l’infortunato Rui mantenendo inizialmente la corsia mancina, non sale tantissimo e qualche guaio lo combina. Gioca con disinvoltura sulla fascia di competenza, nella ripresa.

Callejon 5.5: errore grossolano nell’unica occasione creata dagli azzurri nella ripresa.

Allan 6: fa partire spesso l’azione e dietro raddoppia. Fa il suo dovere, anche se si prende qualche rischio di troppo.

Elmas 5.5: sembra carico a pallettoni. Ma spara a salve.

58° Mertens 6: quando si innesca, crea pericoli. I suoi 72 ospiti alla Luminus avrebbero dovuto goderselo tutto il tempo. Ed anche tutta Napoli.

Fabian 5: andamento lento e piedi meno raffinati del solito. Qualche estetismo di troppo può costargli caro.

Lozano 4.5: assente ingiustificato, fino all’ingresso di Mertens. Prova qualche giocata, ma niente da fare. El Chucky di Eindhoven non è ancora arrivato.

Milik 5Arek dove sei? Questa la foto della sua partita. Appare e scompare. Di testa le prende tutte lui, anche le traverse sono sue. Maledetta sfortuna. Sfiduciato.

72° Llorente sv: poco cercato, e lui vivacchia in area in attesa di un pallone buono.

Ancelotti 5.5: si sono viste migliori versioni del suo Napoli. Ha provato a fare il colpaccio, ma sembrava (agli occhi di tutti) atto dovuto, contro il generoso ma pur sempre modesto Genk.

GENK (4-2-3-1) – Coucke 6; Maehle 6, Cuesta 6, Lucumi 7, Uronen 6.5; Berge 7, Hrosovsky 6.5; Ito 7, Hagi 6.5 (91° Heynen sv), Bongonda 6 (90° Paintsil sv); Samatta 6.5. All: Mazzu 6.5.

di Andrea Fiorentino

Foto: EPA/JULIEN WARNAND

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here