Esordio agrodolce per la Juventus in Champions League: al Wanda Metropolitano termina 2-2 con la beffa nel finale.

Primo tempo di attesa da parte di entrambe le squadre, che si studiano a vicenda.

Nonostante ciò, le emozioni non mancano: Joao Felix da un lato e Cristiano Ronaldo dall’altro cercano di fare paura ai portieri avversari, attenti a non farsi sorprendere.

Nella ripresa i ragazzi di Mister Sarri sfoderano una prestazione sontuosa, mostrando forza, grinta e tanta tecnica: scambi stretti e palle in profondità.

E proprio da un lancio magistrale di Bonucci nasce il primo gol dei bianconeri: la palla arriva a Higuain, che si accentra e serve un pallone delizioso a Cuadrado, freddissimo a scartare il difensore e a scaricare nell’angolino un sinistro fulmineo.

La Juve continua a macinare gioco e al 65′ trova la rete del 2-0 con Matuidi: colpo di testa a pochi metri dalla porta su un ottimo cross di Alex Sandro.

Mancano ormai 25 minuti al termine e la partita sembra terminata, ma l’Atletico Madrid non la pensa così.

Bastano 5 minuti ai Colchoneros per rimettere in piedi il match con il classico calcio piazzato: palla sul secondo palo per Gimenez, spizza di testa e serve Savic, che spinge il pallone oltre la linea della porta.

La Juve non abbassa la testa e ha la clamorosa possibilità di portarsi sull’1-3: Higuain trova l’opposizione di Oblak e Matuidi, a porta praticamente sguarnita, viene fermato da un provvidenziale intervento di Trippier.

Questa potrebbe definirsi la sliding door della partita e infatti nei minuti finali arriva la beffa per i bianconeri: al 90′ arriva il pareggio dell’Atletico con Herrera, che trafigge Szczesny con un colpo di testa.

Ad un minuto dal triplice fischio, Cristiano Ronaldo tenta di far venire giù lo stadio: tre difensori scartati e palla a due centimetri dal palo.

Si è vista un’ottima Juventus, che questa volta non ha accusato cali fisici: il pareggio è frutto della tenacia e della forza dell’Atletico Madrid e dei piccoli problemini difensivi, che i bianconeri stanno accusando in queste prime partite, anche a causa dell’infortunio di Giorgio Chiellini.

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