Il 2020 delle prime volte, tante negatività che si porterà dietro quest’anno.

Il nuovo decennio inaugurato da una pandemia, come 100 anni fa fu per “la spagnola”, oppure ancor prima per la “Peste nera”. Il coronavirus ha cancellato tanti eventi, in particolare l’assegnazione del Pallone d’Oro 2020. Un simbolo che nella sua storia, dal 1956, non ha mai subito stop.

Questa volta si, era davvero inevitabile: sarebbe stato impossibile e ingiusto valutare dei giocatori per quello fatto, praticamente, soltanto i primi due mesi del 2020. Del resto l’andazzo della stagione post-covid è stato talmente diverso da non poter essere giudicato in termini ordinari.” France Football” che organizza il premio da 64 anni ha giustificato la decisione finale con il contesto particolare e del tutto eccezionale che si è venuto a creare dopo lo scoppio della pandemia.

Sarà, però, valutata e formata la squadra più forte al mondo: una giuria di esperti valuterà in una lista di 5 giocatori per ruolo, i top 11 del Mondo. Non è la stessa cosa sicuramente, ma viste le premesse dobbiamo accontentarci.

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