Sette sconfitte e sette pareggi sono i malus del primo Napoli targato Ancelotti. Sicuramente dopo il grande girone di Champions giocato dagli azzurri, tutto il resto è stato davvero noioso. Tanti esperimenti, diversi infortuni, calciatori fuori condizione fisica e mentale e la triste cessione di Hamsik.

Il secondo posto non entusiasma nessuno ma c’è chi ha fatto molto peggio: le milanesi, le romane e la Fiorentina che rischia la B.

Il primo Napoli di Ancelotti chiude la stagione totalizzando 79 punti, ma con un po’ di voglia in più e meno rivoluzioni non avrebbe fatto almeno 12 punti in più? Gli stessi di Sarri della passata stagione.

È stato un campionato brutto, con pochi brividi, forse qualcuno arriverà domani per decidere la parte alta e bassa della classifica.

I partenopei perdono anche a Bologna.

Il Bologna di Santander e di un grande Mihajlovic che salvano in scioltezza i rossoblu. Il pubblico bolognese acclama Sinisa e lo sogna ancora un anno sulla panchina.

Quanto sono calde le panchine di A da lunedì mattina. Siamo pronti ad andare in balera e ballare il valzer per tutto il mese di giugno.

A Napoli invece Ancelotti dovrà pensare a costruire la sua squadra dopo aver sfruttato quella di Sarri senza Reina e Jorginho più Ruiz. Andrà alla ricerca con la società di un nuovo Hamsik, dei nuovi esterni in difesa, un altro uomo in mezzo al campo e chi affiancare a Milik.

Ed infine, decidere cosa fare di Allan e Insigne. Quest’ultimo ha vissuto una delle peggiori stagioni della sua carriera, il primo potrebbe portare soldi nelle casse del Napoli.

Soldi per comprare un campione, quello che manca alla piazza azzurra da qualche anno, quello che riporterebbe a Napoli entusiasmo e voglia di primeggiare.

Caro Carlo, un altro anno nell’ombra non te lo puoi permettere.

Monica Cartia

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