Gara pirotecnica all’Artemio Franchi di Firenze: Fiorentina-Atalanta 3-3, questo l’esito della semifinale d’andata di coppa Italia. Esito che lascia i giochi ancora aperti, con le squadre che cercheranno di accaparrarsi il pass per la finale tra poco meno di due mesi, nella bolgia dell’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo.

Primo tempo ricco di gol, con l’Atalanta capace di portarsi sul doppio vantaggio grazie a un Ilicic onirico, che dimostra ancora una volta quanto abbia reso al di sotto delle sue capacità per via della sua discontinuità. Secondo tempo meno intenso e spettacolare del primo, pur non mancando entrambe le squadre di segnare nuovamente.

Gli uomini di Gasperini hanno mostrato tutti i loro pregi e difetti di questa stagione: sistema di gioco ben delineato, pressing alto e marcatura asfissiante a uomo da un lato; mancanza di concentrazione nell’arco dei 90′ ed eccessiva debolezza difensiva dall’altro.

La Fiorentina, invece, reduce anche dalla tribolata gara di campionato contro l’Inter, non si arrende mai, trascinata letteralmente dal capitano Federico Chiesa (autore di un gol e di un assist, il migliore in campo insieme allo sloveno orobico).

Al 16′ Ilicic strappa a centrocampo con una magia, corsa solitaria e assist in verticale a premiare il taglio del Papu Gomez.

Al 18′ è sempre lo sloveno a mandare un compagno in rete, questa volta con un cross al bacio per l’inserimento di Pasalic (non perfetto Lafont nell’occasione).

Al 33′ un erroraccio di Palomino consente alla Fiorentina di rientrare in gara, con il difensore che si fa soffiare il pallone da Chiesa e quest’ultimo libero di involarsi verso la porta e accorciare le distanze.

Al 36′ la Fiorentina ristabilisce la parità grazie a una mezza rovesciata di Benassi dopo un bel fraseggio tra Chiesa e Muriel.

Al 58′ De Roon firma il nuovo vantaggio atalantino con una bomba da fuori area sugli sviluppi di un corner.

Al 79′ Muriel firma il definitivo 3-3 su assist di un implacabile Chiesa.

Pareggio sostanzialmente giusto, con entrambe le squadre che pagano 180 secondi di sbandamento. Da segnalare, infine, le ammonizioni di Toloi e Hateboer: entrambi diffidati, salteranno la gara di ritorno.

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